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La degustazione

Il gelato come ingrediente gourmet: esperimento riuscito a I Giardini del Massimo

16 Novembre 2022
Gianvito Gaglio e Luigi Buonansegna Gianvito Gaglio e Luigi Buonansegna

Può il gelato diventare protagonista dei piatti gourmet?

La sfida è stata “lanciata” allo chef del ristorante di Palermo I Giardini del Massimo Gianvito Gaglio e al maestro gelatiere Luigi Buonansegna di Officine del Gusto a Pignola in provincia di Potenza. Obiettivo? Inserire il gelato artigianale e di altissima qualità all’interno dei piatti ideati, per una serata unica, dal resident chef Gaglio. Una cena andata sold-out in poche ore e che ha previsto, in abbinamento ai piatti, le birre firmate da Bruno Ribadi. L’inizio è stato scoppiettante. Amuse bouche di crumble di pane, gelato all’olio di oliva e alici croccanti. Molto interessante il sapore inedito del gelato all’Evo firmato da Buonansegna. Si prosegue con uno sgombro cotto a bassa temperatura. Due filetti del pesce azzurro che contenevano una caponatina e finocchio con un sorbetto all’arancia. Piatto che ricorda la tradizionale insalata palermitana. A seguire due primi. Un risotto carnaroli con zucca, castagne, alici e gelato di zucca, con tuorlo e passito. Gusto “scoppiettante” in bocca. Forse una dolcezza troppo spinta. A seguire, a detta di tutti, il piatto della serata: i cavati con ricci, nocciole e gelato bianco allo zafferano. La spinta sapida e di mare dei ricci era perfettamente in equilibrio con la dolcezza del riso e del gelato. Azzardato il secondo: il “Bianco di Bagheria”. Obiettivo era quello di far ricordare al gusto il tipico sfincione bagherese. Una ricciola con tuma, vieniva accompagnata da un carciofino arrostito e un sorbetto di cioccolato di Modica. Un piatto non per tutti. In chiusura un crumble di mandorle e agrumi su salsa alla vaniglia con gelato alla ricotta e zenzero. Freschezza allo stato puro.

C.d.G.