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La degustazione

Il Nerello Mascalese tra Etna e Faro: da Zash connubio perfetto con i piatti di Giuseppe Raciti

25 Maggio 2019
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Le storie di Nerelli. Una cena per esaltare il Nerello Mascalese, l'uva che ha fatto grande il territorio dell'Etna e quello della piccola doc messinese Faro. 

Due cantine a fare da “sparring partner”, per usare un termine sportivo, al geniale talento di Giuseppe Raciti, resident chef di Zash, il coutry boutique hotel che si trova a Riposto in provincia di Catania. Storie di Nerelli, dicevamo, una cena in cui i vini delle cantine Le Casematte e Pietradolce hanno accompagnato i piatti di Raciti in un connubio che, al termine della cena, si è rivelato vincente. Mai predominante il Nerello, bevuto in purezza o in blend con altre uve (Nerello cappuccio, Nero d’avola e Nocera), ha accompagnato le proposte dello chef dall'inizio e fino al dolce. Tutto all'interno della splendida location del ristorante, che si trova all'interno della vasca dove un tempo si fermentava il vino, un luogo intimo e raccolto, dove il tempo si è fermato e si dà spazio a suoni, odori e sapori della natura. Da un lato la “Donna-vulcano” di Pietradolce, azienda nata più di 13 anni fa che si trova sul versante nord dell’Etna: “Il Nerello mascalese, vitigno principe della viticoltura etnea – racconta il produttore Michele Faro – rappresenta fortemente l’identità dell’azienda, che da sempre produce i propri Cru solo ed esclusivamente da vigne centenarie pre-phylloxera con età che va dai 90 ai 130 anni”.


(Alcuni dei vini degustati)

Dall'altra parte Le Casematte, azienda nata per destino da un professionista di altro settore e fatta da un mix di “fortuna, passione, determinazione e irrefrenabile simpatia”, a dispetto del nome che evocherebbe evanescente stravaganza e che invece è, per ammissione dello stesso produttore, il commercialista Gianfranco Sabbatino, “una realtà piccola ma solida, dalle pareti spesse e dalle fondamenta ben affondate nel terreno, come le radici della vite”. L'azienda si trova sulle colline sopra Messina e fa parte della storica e selezionatissima Doc del Faro. Raciti ci ha messo il suo talento e le sue idee, per regalare agli ospiti piatti molto interessanti.


(Uovo – Zash)

A partire dall'uovo, ragù di fave, piselli, asparagi, parmigiano e lampone, a cui sono stati abbinati i vini Pietradolce Etna Rosato 2017 e Le Casematte Rosematte 2017.


(Hamburger d'asina – Zash)

Poi l'hamburger Rossini carne di asina, jus di vitello, foie gras e tartufo con in abbinamento Pietradolce Santo Spirito 2016 e Le Casematte Peloro Rosso 2016.


(Tortelli di ricotta – Zash)

Per primo, i tortelli di ricotta con ragù di faraona al finocchietto, limone e caffé con Pietradolce Rampante 2016 e Le Casematte Faro 2016. 


(Filetto bernese – Zash)

Un filetto bernese al pepe verde con patata pont-neuf, spinaci al burro e jus alle amarese è stato abbinato ai vini Pietradolce Vigna Barbagalli 2015 e Le Casematte Faro 2015.


(Bavarese al cioccolato – Zash)

In chiusura una bavarese al cioccolato al latte, caramello, gelato al rosmarino e ananas. 

C.d.G.