Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Il pranzo di San Valentino: tre bottiglie per non sfigurare

11 Febbraio 2021
1 1

di Marco Sciarrini

Bianco, rosso e… rosato, sembra quasi il titolo di un famoso film di Carlo Verdone, che noi abbiamo rivisitato per un evento romantico.

Con l’avvicinarsi del 14 febbraio, il giorno più romantico dell’anno che nel 2021, per i noti motivi, non potrà essere celebrato con una cena a lume di candela in qualche locale romantico, ma si dovrà ripiegare su un pranzo, approfittando della coincidenza che capiterà di domenica, altrimenti ci si dovrà accontentare di farlo in casa. In ogni caso alla celebrazione della festa degli innamorati non potrà mancare il fil rouge che lo accompagna, la presenza del vino, che diventa, a secondo della bontà, misura delle attenzioni verso chi si ama, la scelta di bottiglie speciali per un momento speciale. Abbiamo detto bottiglie perché è vietatissimo presentarsi, nel caso di un invito a casa, o da ordinare, se si va a mangiare fuori, con un’unica bottiglia. Gli esperti dei rapporti di coppia consigliano, così anche tutti i sommelier, per ogni pietanza un vino, non per dimostrare l’arte degli abbinamenti cibo vino, quanto per misurare la fantasia del partner e fare colpo, è una delle chiavi per festeggiare la serata più romantica dell’anno. Ed è per questo che abbiamo pensato di proporre un tricolore per l’occasione con un bianco, un rosso ed un rosato, pensando così di varare i colori della bandiera degli innamorati. Per l’occasione abbiamo preso in considerazione le tre tipologie di vino che da nord a sud rappresentano il nostro stivale.

Valdobbiadene Docg Spumante Superiore di Cartizze – Azienda Agricola Le Colture.

Una storia lunga oltre 500 anni, Santo Stefano di Valdobbiadene è un piccolo borgo incastonato tra i ricami di vigneti delle colline del prosecco dove ha sede l’azienda agricola Le Colture. Da qualche anno i tre figli di Cesare Ruggeri, Silvia, Alberto e Veronica sono impegnati a pieno ritmo in azienda, dove hanno portato una ventata di entusiasmo e il necessario respiro innovativo tipico delle giovani generazioni, senza però dimenticare l’amore per la propria terra ed il rispetto per le tradizioni. I 40 ettari di superficie vitata a proprietà diretta sono un aspetto non comune nella denominazione e peculiarità di questa azienda. Cartizze, dall’antico nome dialettale “gardiz” il graticcio sul quale veniva posta ad appassire l’uva, è una sotto denominazione che interessa un’area molto ristretta posta nel comune di Valdobbiadene e che ha come vitigno la Glera, come base di eccellenza. Terreno posto in un piccolo anfiteatro costituito da terreni di marne arenarie ed argille, la vendemmia è tardiva (fine settembre/primi di ottobre) e rigorosamente manuale. Pressatura soffice delle uve, e fermentazione del mosto in assenza di bucce a temperatura controllata, la presa di spuma avviene con metodo charmat con rifermentazione in autoclave, in speciali recipienti a tenuta di pressione e a temperatura controllata per circa 30 giorni. Si presenta con un colore giallo paglierino chiaro, perlage molto fine e persistente, al naso fruttato di mela, pera, pesca, albicocca, e agrumi cui fanno seguito sentori floreali di rosa, al palato sorso pieno soffice e cremoso, la dolcezza è molto ben bilanciata da una buona acidità che rende il finale di ottima e vellutata persistenza.

Terre Lontane Calabria Rosato Igt 2020 – Azienda Vinicola Librandi

Librandi oggi conta su un’estensione complessiva a vigneto di 232 ettari coltivati a biologico con una media di produzione di 2.200.000. Nel 1953 iniziò attività di imbottigliamento nella piccola cantina di via Tirone a Cirò Marina, per arrivare al 1993, quando furono scelte le prime selezioni massali di Gaglioppo, messe a dimora nel 2000. Con la seconda generazione, Nicodemo Librandi e suo figlio Paolo, insieme a Raffaele, Teresa e Francesco, diventa un modello per molti produttori calabresi. Il Terre Lontane è un blend di Gaglioppo 70%, Cabernet Franc 30%, su terreno argilloso, calcareo, con allevamento a cordone speronato. Prodotto nelle Tenute di Critone e Rosaneti in Agro di Strongoli e di Rocca di Neto/Casabona. Vinificazione in acciaio termo condizionato, con salasso e breve macerazione, affinamento in acciaio per tre mesi, con un breve affinamento in bottiglia di alcuni mesi prima della commercializzazione. Di colore rosato tenue, al naso complessità fruttata dove si manifestano in sequenza, lampone, ribes pesca e albicocca fresca, arancia, la ciliegia, e melagrano, sensazioni che si integrano a note floreali di fiori di pesco e rosa, al palato di grande freschezza e da una bella beva semplice e delicata che si esprime su note saline e fruttate evidenziate all’olfatto.

Nobile di Montepulciano Docg Riserva 2015 – Fattoria della Talosa

Dal 1972 l’Azienda è della famiglia Jacorossi noti imprenditori romani che hanno contribuito a portare il Vino Nobile di Montepulciano ai vertici dell’enologia toscana e di quella italiana. Trentatrè sono gli ettari di vigneto in una tra le più belle zone di Montepulciano ad una altitudine di 350-400 meti sul livello del mare. Il centro di vinificazione è in prossimità dei vigneti per consentire un agevole lavoro di raccolta e lavorazione. La principale cantina di affinamento in legno è invece situata nel centro storico di Montepulciano nei sotterranei di due tra i più antichi palazzi della città: Palazzo Tarugi e Palazzo Sinatti. Le gallerie, interamente costruite a mattoni, si alternano in susseguirsi di volte e nicchie dove trovano posto le botti. Come da tradizione la Cantina Storica ospita grandi botti di rovere. Le più vecchie di capacità 115 ettolitri, hanno 44 anni di età e grazie ad esse è stata ottenuta la prima bottiglia di Vino Nobile dell’azienda nel 1972. La zona di produzione è la località Pietrose Montepulciano su terreni di medio impasto di origine pliocenica terreni argillosi e sabbiosi, con esposizione Sud/Ovest, l’allevamento è a Cordone Speronato. La fermentazione alcolica è di circa 20-25 giorni a temperature controllate in serbatoi tronco conici di acciaio, segue fermentazione malolattica in acciaio e legno. Affinamento di 3 anni in tonneaux nuovi e di secondo passaggio, botte grande e acciaio inox. Successivo affinamento in bottiglia per almeno 6 mesi. Sangiovese in purezza. Colore rosso rubino intenso e vivace, al naso complesso con sensazioni fruttate di frutti rossi e neri, ciliegia, more mirtilli, ribes e arancia sanguinella, note speziate dolci e petali di rose rosse, lievi accenni di sottobosco, al palato sorso pieno e tannini vellutati accompagnati da una bella freschezza che conducono ad una lunga persistenza sulle note olfattive.