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La degustazione

Lo Chateau de Pibarnon Bandol rouge 2005, un sorso di vera Provenza

06 Novembre 2015
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di Federico Latteri

La tenuta di Chateau de Pibarnon è uno di quei posti che ci fa riflettere sulla possibilità che ci sia un nesso tra la straordinaria bellezza dei paesaggi e l’unicità e la qualità dei vini prodotti. 

Ci troviamo in Provenza tra vallate e rilievi collinari coperti da una ricchissima vegetazione con varietà tipiche della macchia mediterranea e una costa molto frastagliata con insenature, promontori e lo splendido blu del mare. In qualunque direzione si rivolge lo sguardo lo scenario è di rara bellezza. Il clima mite, mediterraneo, il tipo di suolo e il profilo geomorfologico rendono questo territorio molto favorevole per la crescita della vite che si coltiva qui da più di 2500 anni. Chateau de Pibarnon si trova nella piccola Aoc Bandol, costituita da un breve tratto di costa ad ovest della città di Tolone e dall’entroterra corrispondente. In questa appellation si producono grandi rossi, complessi e longevi, rosè di eccellente qualità ed una piccola quantità di vini bianchi.


(Chateau de Pibarnon)

Il vitigno a bacca rossa più importante è il Mourvedre che qui ha trovato il territorio ideale ed in molti vini è presente quasi in purezza (90 – 95 %). Il conte Henri De Saint Victor e la moglie Catherine, colpiti dalla bellezza del posto e dall’assaggio di uno Chateau de Pibarnon rouge 1975, acquistarono la tenuta alla fine degli anni settanta da un piemontese, Modesto Ramognino. La superficie vitata era all’inizio di soli 3,5 ettari, ne vennero subito piantati altri 6 e da allora l’estensione è sempre cresciuta fino a raggiungere gli attuali 50 ettari.


(Henri, Catherine ed Eric De Saint Victor)

Oggi l’azienda è diretta da Eric De Saint Victor che è subentrato ai genitori nel 1980. I vigneti sono piantati su restanques, terrazzamenti sorretti da muretti in pietra a secco che garantiscono un buon drenaggio ed evitano l’erosione del terreno da parte della pioggia. La porzione principale, molto bella e suggestiva dal punto di vista paesaggistico, ha la forma circolare di un teatro greco. Il terreno ciottoloso di origine triassica è altamente calcareo e ricco di microfossili, caratteristiche che conferiscono complessità aromatica ed eleganza ai vini. Un altro aspetto importante è la presenza nel suolo di marne blu del Santoniano, ricche di oligoelementi, le stesse che ritroviamo a Petrus nel Pomerol e a Chateu d’Yquem nel Sauternes.


(I vigneti di Chateau de Pibarnon)

Il calcare ha anche un’importanza fondamentale nel garantire l’apporto idrico alle piante per tutto l’anno. Si comporta come una spugna, assorbendo l’acqua nei periodi piovosi e cedendola durante i mesi estivi più secchi. Il clima mite e l’altitudine dei vigneti che arriva fino a 300 metri fanno si che le piante possano beneficiare in estate di notti fresche alternate a giornate soleggiate così da permettere una lenta e graduale maturazione delle uve. Ciò darà vini con aromi molto fini e complessi. A questa altitudine la vigna è anche al riparo dalle nebbie che si formano nelle valli al mattino. I vigneti sono coltivati da un team specializzato di cinque persone in maniera naturale, con molta manodopera, senza prodotti chimici e con l’uso di concimi di origine animale. La vendemmia viene fatta a mano, costituendo anche una prima selezione delle uve direttamente durante la raccolta.


(La cantina di Chateau de Pibarnon)

L’azienda produce poco più di 200 mila bottiglie l’anno, 80 mila di Chateau de Pibarnon rouge, 60 mila di rosè (da Mourvedre e Cinsault), 15 mila di bianco (da Clairette, Borboulenc ed altre varietà locali) e la restante parte di un secondo rosso, Les Restanques de Pibarnon (Mourvedre in prevalenza e Grenache). Con la vendemmia 2014 si è aggiunto alla gamma un altro rosè, Nuances, un vino complesso, affinato in parte in legno ed in parte in anfore. Lo Chateau de Pibarnon rouge è prodotto da Mourvedre quasi in purezza (90%) e da Grenache, provenienti da vigneti di circa 30 anni. La vinificazione prevede lunghe macerazioni, almeno 20 giorni, in vasche d’acciaio. Segue un affinamento di 19-20 mesi in botti grandi di rovere e non viene eseguita né chiarifica né filtrazione.

Il vino degustato proviene dall’annata 2005, eccellente in Provenza. C’è stato un inverno poco piovoso con un freddo normale ed un’estate ottimale con giornate calde e notti con temperature più fresche. All’inizio di settembre due piogge hanno ridato vigore alle piante e la vendemmia si è svolta in maniera perfetta tra la fine del mese e l’inizio del successivo. Nel bicchiere il vino si presenta di colore rosso rubino cupo, molto scuro. Ha un naso importante e complesso con tabacco, spezie dolci, chiodi di garofano, erbette aromatiche mediterranee e una nota balsamica. Grande armonia e finezza di profumi. Al palato entra discreto per poi dispiegare un’ampia gamma di sapori, cacao, picoli frutti neri maturi, un po’di cuoio e le spezie che tornano a completare un quadro aromatico decisamente tipico ed interessante. Rotondo, di buon corpo, con una componente tannica vellutata che rende la beva sia piacevole che efficace in abbinamento al cibo. Lunghissima la persistenza. A 10 anni dalla vendemmia è in ottima forma e ha tutte le carte in regola per avere una vita ancora lunga. E’ un vino da abbinare ai grandi piatti di carne, sia della cucina del Sud della Francia che di quella italiana. Sarà un ottimo compagno a tavola, soprattutto nelle fredde serate invernali. Un grande rosso mediterraneo.
 
Chateau de Pibarnon Bandol rouge 2005

Prezzo in enoteca 45 €
Importato da Ceretto, Alba (CN)
Chateau de Pibarnon  410,
Chemin de la Croix des Signaux, 83740
La Cadiere d’Azur, France
Tel. +33494901273
www.pibarnon.com