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La degustazione

Taormina Gourmet: una degustazione di extravergini di eccellenza

23 Ottobre 2014
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di Gianni Paternò

A Taormina Gourmet non solo degustazioni di grandi vini, anche l’extravergine siciliano è stato protagonista in una seguita degustazione di alcuni dei migliori oli dell’Isola.

Tra tanti ottimi produttori il criterio di scelta è stato immediato e semplice e abbastanza scevro da critiche e mugugni: : infatti si sono scelti i sette produttori che hanno vinto negli anni il premio Best in Sicily del nostro giornale a cui si è aggiunto l’oleificio, comunque di grande eccellenza e ben conosciuto anche all’estero, di Barbera, sponsor della manifestazione.
 
La degustazione è stata condotta da uno dei massimi conoscitori dell’extravergine siciliano Dino Catagnano, dirigente dell’Unità di olivicoltura dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura ed introdotta dallo scrivente nella qualità di scribacchino di olio di questo giornale.
 
La degustazione ha riguardato oli appena prodotti, imbottigliati per l’occasione, che ancora non hanno avuto il tempo di decantare. Ciò invece di un difetto ha rappresentato un pregio in quanto si è apprezzato il colore verde intenso, proprio dell’oliva raccolta ancor prima o appena iniziata l’invaiatura, si è potuto godere dei profumi intensi dell’olio appena centrifugato e gustare nel pieno della loro energia l’amaro e il piccante che costituiscono una caratteristica essenziale e di qualità dell’extravergine.


Dino Catagnano

A dispetto dell’annata olearia in corso che per tutta l’Italia, quindi anche in Sicilia, si sta rivelando cattiva per quantità ma anche per qualità e di cui potete leggere QUI
i migliori produttori hanno limitato i danni, almeno per la qualità, in quanto hanno tempestivamente adottato i giusti rimedi per contrastare l’attacco degli insetti e hanno anticipato la raccolta delle olive. Così già dal colore tutti gli oli in degustazione mostravano un bel colore verde intenso con solamente qualche sfumatura gialla e un aspetto ancora leggermente torbido. Questo il risultato della degustazione.
 
Biancolilla di Fontanasalsa. Alla presenza della titolare Maria Caterina Burgarella l’olio ha rivelato odori erbacei con carciofo, pomodoro, mandorla verde in un insieme armonico. Al gusto si conferma la piacevolezza e l’armonia con un amaro medio e un piccante crescente che lo supera quantitativamente di poco. Medio il fruttato.
 
Tonda Iblea di Cinque Colli. Illustra l’azienda il titolare Sebastiano Giaquinta. Colore verde più carico, al naso carciofo, pomodoro specie in foglia, elegante. Al gusto un amaro più rilevante ed un piccante che non lo supera. Fruttato quasi intenso.
 
Nocellaradi Mandranova. Assenti i titolari Giuseppe e Silvia Di Vincenzo. Al naso, molto pulito, si sente il pomodoro in prevalenza,  l’amaro è evidente ed abbastanza persistente come il piccante con un retrogusto appena metallico. Fruttato medio.
 
Lorenzo n.5 Nocellara denocciolato di Manfredi Barbera. Il titolare ha illustrato la sua azienda che ha la particolarità di avere un frantoio che può scegliere tra 5 tipi di frangitori: martelli, coltelli, dischi, rulli in pietra, denocciolatore a coltelli. Una produzione di un milione e mezzo di bottiglie siciliane e un milione di oli italiani e stranieri. Al naso tanto carciofo, pomodoro, erbe aromatiche, armonioso anche in bocca con un amaro medio-basso e un piccante che arriva leggero e che cresce per diventare intenso. Fruttato medio.
 
Nocellara di Manfredi Barbera. Questa volta la drupa intera è molita con i rulli in pietra. Naso più intenso del precedente con gli stessi sentori e l’erbaceo che vira dalle aromatiche al fieno; un poco più amaro ed anche qui il piccante che va crescendo. Fruttato medio.
 
Particella 34 di Pianogrillo. Assente giustificato per motivi di salute Lorenzo Piccione. Un olio di Tonda iblea con sentori di olive più mature dei precedenti. Un fruttato leggero con  un naso equilibrato di pomodoro, fieno e mandorla, gusto poco amaro e poco piccante, olio delicato.
 
Primo di Frantoi Cutrera. Sebastiano Salàfia ci illustra la sua azienda di successo. L’olio è un DOP Monti Iblei quindi Tonda Iblea. Fruttato medio per un naso equilibrato di carciofo, pomodoro, mandorla verde. Amaro medio come il piccante che va aumentando per un extravergine comunque armonico.
 
Trappitu Intenso di Terre di Shemir. Impossibilitato a presenziare Francesco Pellegrino. Miscela di Cerasuola, Nocellara e Biancolilla dove si sente il predominio della Cerasuola col suo pomodoro maturo, poi carciofo e cicoria. Al gusto, dove permane il pomodoro e si avverte l’origano, un medio amaro come il piccante che però cresce lentamente. Fruttato medio o poco più.
 
Assente l’olio di Ravidà sostituita dal Denocciolato di Barbera che ci ha permesso di confrontare la stessa Nocellara del Belice molita con 2 differenti tipologie.
 
Tutti gli extravergini degustati sono completamente esenti da qualsiasi sensazione di difetto, si sono rivelati dei grandi oli, profumati, equilibrati con amaro e piccante evidenti, dove più, dove meno, distinti da differenze abbastanza lievi, ma che riescono a caratterizzarli.
 
Concludiamo con le parole di Catagnano: “Abbiamo degustato 8 oli campioni del mondo, campioni per la loro storia, campioni perchè anche in un’annata difficile se non pessima, sono risultati piacevoli, eleganti, complessi, campioni perchè riescono a identificare la nostra Sicilia”.