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La curiosità

La cantina sul fondo dell’oceano

18 Luglio 2012
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Una cantina sul fondo dell'oceano. Può sembrare fantascienza.

A giugno del 2013 sarà invece operativa negli abissi dell'Oceano Atlantico. Si ispira ai racconti di Jules Verner il progetto di Frank Laberye di Chateau du Coureau, cantina nella denominazione Cotes de Bordeaux Cadillac. La notizia l’ha data Decanter.com. Sarà ad una profondità di mille metri e distante 150 chilometri dalla costa. Come riporta l’articolo, il produttore ha intuito grandi potenzialità d’affinamento valutando la temperatura dell’acqua, che sarebbero costanti, e soprattutto la mancanza di ossigeno e della forza di gravità. Condizioni che potrebbero favorire un lento affinamento che mantiene intatte tutte le componenti aromatiche e la loro intensità.
 
Già aveva tentato, cinque anni fa, un primo esperimento di questo tipo. Facendo affinare, a soli cinque metri di profondità, 10 mila bottiglie nelle acque di Arachon Bay. Come riferisce l’articolo, il vino sarà assicurato all’interno di casse d’acciaio rinforzate, capaci di resistere alla pressione dell’acqua che, a quel livello, è di circa 10 tonnellate per metro cubo. Ciascuna verrà dotata di una telecamera e di apparecchiature per il monitoraggio. Ogni bottiglia al posto del del tappo di sughero e della capsula avrà una chiusura di cera.
 
Lo stoccaggio sul fondo dell’oceano la cantina prevede di farlo durare per 10 anni almeno, con un prelievo dei campioni per l’assaggio da effettuare ogni due anni. Tale sistema, si prevede, aggiungerà ogni anno 17 euro al costo di ciascuna bottiglia. 

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C.d.G.