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La curiosità

Ora la bottiglia di vino “parla”: in etichetta spunta l’intelligenza artificiale

27 Giugno 2019
Franco_Ventricelli Franco_Ventricelli


(Franco Ventricelli)

Arriva dalla Puglia il “vino che parla” grazie all'intelligenza artificiale applicata in etichetta. A lanciare la prima bottiglia intelligente è la cantina Colli della Murgia da Gravina, azienda vitivinicola pugliese che produce dal 1990 solo vini biologici e certificati.

A tutte le sue etichette è stato associato il chatbot, software progettato per simulare una conversazione in modo naturale. Si tratta del primo assistente virtuale per il settore vinicolo, che si attiva fotografando con lo smartphone il QR code dell'etichetta, in grado di dare informazioni su azienda, vini e abbinamenti gastronomici, effettuare prenotazioni per degustazioni organizzate e visualizzare lo storytelling del vino e della cantina. “Si tratta di un'esperienza interattiva che sfrutta le più avanzate soluzioni di intelligenza artificiale – spiega il direttore commerciale Saverio Pepe – per rafforzare il rapporto tra l'azienda e il proprio consumatore, offrendo un'esperienza di contatto innovativa basata sulla conversazione”.

Un'innovazione che sta avendo successo: stando ai risultati ottenuti dopo un primo periodo di sperimentazione, sono state generate più di 5 mila conversazioni del chatbot, con una media di 3,5 domande a consumatore, 2 mila visualizzazioni dello storytelling e un aumento del 180% di possibili nuovi clienti.

C.d.G.