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La degustazione

Da cittadini a vignaioli in Valpolicella: “Così nonno Leone ci ha fatto inamorare del vino”

09 Dicembre 2021
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di Marco Sciarrini

Bella presentazione a Roma dei vini della cantina Terre di Leone, Viticultori in Valpolicella Classica presentati da Chiara Turati, moglie di Federico Pellizzari, e titolari dell’Azienda, nella cornice del Ristorante dal Toscano di Viale Germanico.

Chiara ha intrattenuto i giornalisti raccontando la filosofia e la storia che ha portato due “cittadini” a stabilirsi nel cuore della Valpolicella con lo strano sogno di fare vino. Tutto nasce da Nonno Leone, al quale l’Azienda è intitolata, e alla passione trasmessa al nipote Federico che, originario di Marano e fortemente legato a questi luoghi, e Chiara, arrivata in Valpolicella alla fine degli anni ’90, e subito innamorata dei colori, dei profumi e degli antichi sapori che si respirano tra le colline della Valpolicella, hanno deciso di vivere in questo territorio e fondare Terre di Leone, un progetto giovane e ambizioso, espressione della valle di Marano, nato nel 1996. Il progetto porta alla nascita della cantina nel 2005 e alla produzione del primo Amarone annata 2009.

“Volevamo seguire uno stile ben preciso, volevamo la qualità sia in campagna che in cantina, volevamo rispettare la tradizione nella produzione dei vini, ben sapendo di vivere nel 2000 e che le filosofie estreme non dovevano compromettere l’attento e duro lavoro nei campi. La tecnologia è necessaria, ma va gestita, serve solo ad accompagnare il vino nel suo cammino perché bisogna sempre ricordare che esso nasce in campagna dalla terra e bisogna pensare a come sarà già quando si vendemmia. Ecco come siamo nati, è stata la passione per questa terra, il rispetto della tradizione storica, e la volontà di far parte di un qualcosa di più grande, di poter parlare a modo nostro di questa valle”. Sette ettari, di cui cinque di proprietà e due in affitto, interamente destinati a vigneti che sono a 500 metri sul livello del mare. A Marano su terreni vulcanici, e di basalto, dove non manca di certo l’acqua, e dove i Monti Lessini fanno da barriera. La filosofia aziendale si respira fin da subito nella meticolosa cura rivolta ai vigneti, un’attenzione particolare è stata rivolta in fase di impianto alle varietà di uve, Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Oseleta, integrando tutte quelle tipiche con le vecchie varietà autoctone storicamente allevate in zona classica, nel rispetto del disciplinare di produzione.

La degustazione ha visto abbinare i vini della Valpolicella ai piatti tradizionali romani, segnando un trait d’union tra due territori. I vini degustati sono:

Il Re Pazzo Valpolicella Classico Doc 2019
40% Corvina, 20% Corvinone, 25% Rondinella, 10% Molinara e 5% Oseleta. Vino dal colore rosso rubino, al naso floreale con rosa e violetta, ai quali si aggiungono sensazioni fruttate di quelli di ciliegia, ribes rosso, mirtillo e visciole, seguito da erbe aromatiche di timo e rabarbaro, al palato bella struttura con bella acidità sapida, tannino ben integrato con finale lungo e persistente su note fruttate e speziate, con richiamo di beva.

Valpolicella Classico Superiore Doc 2016
40% Corvina, 20% Corvinone, 25% Rondinella, 10% Molinara, 5% Oseleta. Colore rosso rubino intenso, confettura di frutti rossi e neri e di sottobosco, sfumature floreali di violetta e cioccolato, al palato sorso pieno ed ampio, equilibrio già raggiunto tra la parte acida e un tannino già nobile, finale lungo e persistente con corrispondenza gusto olfattiva.

Dedicatum Veneto Rosso Igt 2016
Vino dedicato al nonno Leone da cui tutto è cominciato con il suo ettaro di vigneto, e viene prodotto solo in determinate annate. Circa 14 uvaggi tra le varietà autorizzate dal disciplinare di produzione. Colore rosso rubino, al naso complesso e variegato con sensazioni fruttate ciliegie confettura di frutta rossa matura, e note agrumate, seguite da sensazioni vegetali di geranio garofano e rose, erbe aromatiche, e con accenni speziati di pepe. Al palato sorso sapido e succoso con bella freschezza e tannino delicato su note fruttate dolci e un bel finale lungo e persistente.

Amarone della Valpolicella Classico Docg 2012
40% Corvina, 30% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Oseleta, manca la Molinara per scelta. Colore rosso rubino intenso, il ventaglio olfattivo è ampio e parte da un fruttato floreale con iris, ortensie, giacinto, fruttate di prugna, ciliegia, frutti scuri ed arancia sanguinella, sensazioni speziate e balsamiche tabacco liquirizia ed eucalipto, al palato sorprendente freschezza sapida con tannino vellutato ed un lungo finale persistente dove ritornano le sensazioni olfattive.

Amarone della Valpolicella Classico Riserva Docg 2011
Esce solo nelle annate ritenute migliori e quando viene fatta la Riserva. 40% Corvina, 30% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Oseleta. Colore rosso rubino scuro, al naso su tutto le note fruttate sono preponderanti con note di frutti rossi e di confettura di visciola e fragola, sensazioni agrumate, alcune note di violetta anemoni, e lontane sensazioni speziate dolci, al palato armonico dove l’equilibrio tra una freschezza e tannino vellutato è raggiunta, bello il sorso di una eleganza unica, e un finale interminabile sulle note dolci fruttate.

Terre Di Leone
Via Valpolicella, 6/b – Località Porta (Vr)
T. 045 689 5040
Info@terredileone.it
www.terredileone.it