I vini georgiani raccontati da Nicola e Michele Finotto di “I am wine”.
Pochi giorni alla degustazione guidata da Nicola e Michele Finotto di “I am wine” che vede protagonisti i vini georgiani e di Nino Barraco e una etichetta a sorpresa. L'evento si terrà al ristorante La Scuderia di Palermo, il 18 gennaio e avrà inizio alle 20. Nace da un'idea di Massimiliano Montes, autore del blog gustodivino.it, realizzata in collaborazione con Cronache di Gusto.
La Georgia viene considerata la culla del vino. È lì che in periodo neolitico nasce la vinificazione dell’uva. Ritrovamenti archeologici risalenti al 7.000 a.C. Hanno rivelato la presenza di vino all’interno di piccole anfore sigillate. Dal Caucaso poi il metodo della vinificazione si sposta, dapprima in medio-oriente e quindi in Europa.
Sui vini di Barraco c’è poco da dire, sono ormai riconosciuti tra i migliori vini capaci di esprimere varietà e territorio. Il suo Grillo 2010 è stato premiato dalla guida dei vini di Slow Food con la chiocciola riservata ai vini “slow”, quelli che meglio esprimono territorio ed emozioni.
I vini georgiani in degustazione
Tsitska Tsolikouri
di Ramaz Nikoladze.
Presidio Slow-Food, le poche bottiglie che produce (spesso meno di 1000 per annata) provengono da un approccio alla terra profondamente rispettoso e “naturalmente naturale”; fermenta e affina in tre qvevri (i tipici orci in argilla georgiani) completamente interrati nel suo chur marani (un giardino in cui gli orci interrati riposano all'ombra delle piante).
Vino bianco secco a moderata macerazione prodotto nella zona di Nakhshirgele, Imereti. Tsitska 70%, Tsolikouri 30%.
Vinificazione in qvevri completamente interrati, secondo il metodo 'imereto', col 10% delle bucce, dalle quali il vino viene separato dopo 5 mesi circa, per essere posto in un altro qvevri (sempre interrato) con successivo affinamento cha va dai 6 ai 10 mesi prima dell'imbottigliamento.
Chinuri
di Pheasant's Tears.
Viticoltore: Gela Patalishvili e John Wurdeman. Produzione complessiva aziendale di circa 50.000 bottiglie. Zona di produzione: Sighnaghi, Kakheti
Il Chinuri è vinificato con il metodo Kakheto tradizionale, ha una macerazione di media durata insieme alle bucce e parte dei raspi. Durante la fermentazione alcoolica, che dura di solito circa 10 giorni, il qvevri rimane totalmente aperto per “immergere” più volte al giorno il “cappello” di vinacce, favorendo l’estrazione dei polifenoli e degli altri composti contenuti nelle bucce, nei vinaccioli e nei peduncoli. Grazie all’interramento dell’anfora si riesce a mantenere la temperatura di fermentazione ad un livello relativamente basso, intorno ai 20°C, senz’alcun bisogno di interventi speciali. Dopo la fine della fermentazione le fecce solide dell’uva si depositano sul fondo e solo allora si possono colmare i qvevri attraverso l’orifizio dell’imboccatura, dove poi si appoggia appena il coperchio, in modo che durante la fermentazione malolattica l’eccesso di anidride carbonica possa ancora evaporare. Quando cessa ogni attività dei lieviti e dei batteri (di solito dopo la metà di dicembre) l’anfora viene ermeticamente chiusa. Il coperchio viene sigillato con l’argilla o con la cera e seppellito sotto uno strato di terra o di sabbia, per assicurare un isolamento termico migliore.
Rkatsiteli
di Pheasant's Tears.
Prodotto con il metodo Kakheto tradizionale ma a lunga macerazione. Quando cessa ogni attività dei lieviti e dei batteri l’anfora viene ermeticamente chiusa e il coperchio sigillato con argilla o cera e seppellito sotto uno strato di terra o di sabbia per sei mesi.
La serata ha un costo di 40 euro e sono previsti al massimo 60 coperti, per consentire al pubblico e ai produttori una piacevole interazione. E’ richiesta la prenotazione. E’ possibile inviare una email all’indirizzo incontridigusto@gmail.com, indicando il numero dei coperti da prenotare e i nomi, o telefonare direttamente al Ristorante La Scuderia.
Ecco il programma dell’evento:
Ramaz Nikoladze – Tsitska Tsolikouri 2010
Bocconcini dorati con mousse fumé di pescespada e salmone
Pheasant’s Tears – Chinuri 2010
Bocconcini dorati con mousse fumé, fantasia dello chef
Pheasant’s Tears – Rkatsiteli 2010
Tartalle ai profumi d’ananas e Sauris
Degustazione alla cieca di un vino a sorpresa
Barraco – Catarratto 2008
Sformatino di melanzane su emulsione di pomodoro
e mousse di ragusano
Barraco – Grillo 2007
Barraco – Grillo 2010
Crocchette di pescespada al profumo di finocchietto selvatico
Barraco – Milocca
Piccola pasticceria assortita
Ristorante La Scuderia
Viale del Fante 9, 90146 Palermo
Tel. 091 520323
dimaria@lascuderiapalermo.it
www.lascuderiapalermo.it