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L'azienda

Dal cuore di Torino alle vigne del Monferrato: la magia che ha trasformato i Lenti in viticoltori

05 Maggio 2025
Ruggero, Orsetta e Giacomo Lenti Ruggero, Orsetta e Giacomo Lenti

Il Monferrato sembra che abbia qualcosa che identificata ad una sorta di stregoneria – ma in versione affascinante e piacevole – per chi vi approda con la voglia di produrre vino. Una conferma arriva da una famiglia torinese – Ruggero e Orsetta Lenti e i figli Giulia e Giacomo – che trascorrendo le vacanze a Castigliole d’Asti, se ne innamorano e decidono di cercare una cascina da comperare per produrre vini. Dopo una lunga ricerca, scoprono la collina di Sant’Anna, le sue vigne e l’antica Cascina del Culunel, circondata da 5 ettari di vigne. Nasce così Sant’Anna dei Bricchetti e i Lenti si trasformano in viticoltori, abbandonando le proprie attività: Orsetta insegnante e traduttrice e Ruggero cede la sua quota del famoso prosciuttificio di famiglia.

Da subito arriva la magica stregoneria e l’innamoramento dei forestieri per la nuova terra – e la strenua difesa dei vitigni locali -, cioè, la decisione di produrre vino solo da uve Barbera e Moscato. Nel contempo, siamo nel 2012, Orsetta si trasforma in vignaiuola a tempo pieno, in attesa che Ruggero si fosse liberato dall’impegno nel prosciuttificio. Alla luce dei risultati, c’è da dire che le radici piantate dall’ex traduttrice (dal tedesco e dall’inglese) hanno attecchito bene, visto che poi si sono affiancati anche i figli Giulia e Giacomo e uno staff tecnico di grandi conoscitori dell’identità monferrina come l’enologo Claudio Dacasto e l’agronomo Piero Roseo, e il progetto vinicolo è definitivamente decollato. Nel contempo, i Lenti, dalle ultime colline monferrine che guardano le Langhe e il Tanaro, si godono anche il panorama che spazia dal castello di Guarene a Barbaresco e le colline de La Morra; e nelle giornate limpide sullo sfondo si stagliano le montagne: il Monviso, il Monte Rosa e se il cielo è limpido, la vista raggiunge il Cervino. “La prima vendemmia è stata quella del 2013, pensando subito a nuove declinazioni per i due vitigni autoctoni che abbiamo scelto di coltivare, Barbera e Moscato. Siamo stati tra i primi a spumantizzare la Barbera con un metodo “Martinotti lungo”, dicono i Lenti.

I vini sono stati degustati a Milano, presso il ristorante Il Liberty, con lo chef Andrea Provenzani che ha proposto piatti con l’obiettivo di esaltare quelli che – dice Ruggero Lenti –“mi piace definire i nostri vini un poco ribelli”. Un esempio è la provocazione di servire il moscato secco con un delizioso risotto cacio e pepe, bottarga di dentice e zest di limone verde. I nomi in etichetta – veramente significativi – sono frutto del confronto familiare – rammenta Orsetta – “intorno ad un tavolo con il calice in mano per capire come trasformare in nomi le emozioni e le sensazioni che in quel momento stiamo provando noi”.

La degustazione

SORSI DI EMOZIONE BRUT
Barbera in purezza trasformata in spumante con il metodo “Martinotti”. Il colore è bianco con nuance dorate, perlage fine e persistente e profumi fruttarti sostenuti da piacevoli sentori di crosta di pane. In bocca è morbido, fresco, sapido, armonico e persistente. Uno spumante semplice ma di grande piacevolezza e, inoltre, racconta l’emozione di un sogno che diventa realtà.

INCANTO ROSE’ METODO CLASSICO 2017
Alla barbera è aggiunto un 10% di moscato, vinificate con il metodo classico e permanenza di 60 mesi sui lieviti. Nel calice si presenta con delicato colore di buccia di cipolla, perlage fine e persistente. Il bouquet è complesso, elegante, con note di piccoli frutti rossi di bosco, una delicata nota di crosta di pane e una leggera spezia dolce in finale.
sorso.

INCANTO METODO CLASSICO 2017
90% barbera e 10% moscato vinificate con il metodo classico. Dopo 60 mesi sui lieviti, diventa una bollicina di colore giallo paglierino con nuance dorate e perlage fine e persistente. Il profumo è prevalentemente di crosta di pane e frutta secca. In bocca è una fragrante bollicina fresca, sapida, armonica e di buona persistenza.

RICORDI BARBERA D’ASTI DOCG 2021
100% Barbera vinificata in acciaio a contatto con le bucce e qui affinata per 6 mesi prima di passare ai 12 mesi in bottiglia. Il colore è rubino con riflessi porpora. Il profumo è assicurato dalle uve a bacca rossa. E’ un vino beverino, fresco, asciutto, di buona persistenza e piacevole beva.

VIGNA DEI BRICCHETTI BARBERA D’ASTI SUPERIORE DOCG 2017
Barbera in purezza per un vino che rappresenta la forza e la personalità del territorio. L’affinamento di 12/14 mesi, avviene in barrique di rovere francese. Il colore è porpora tendente al granato con profumo di frutta matura sostenuto da note speziate e tostate. In bocca è caldo, armonico, persistente, con tannini morbidi e gradevoli. In bocca è sapido, fresco con una nota balsamica e finale ammandorlato.

SUGGESTIONI PIEMONTE DOC MOSCATO SECCO 2023
Uve moscato in purezza fermentate in barrique di rovere francese dove affina per sei mesi. Colore giallo paglierino con riflessi dorati e intenso profumo aromatico con note di vaniglia e mandorla. Gusto sapido, fresco con una delicata nota balsamica e finale ammandorlato. Per i Lenti “è una suggestione aromatica che abbiamo amato fin dal primo sorso”.

MOSCATO D’ASTI DOCG
Uve moscato con fermentazione in autoclave con vino di colore giallo paglierino tenue con riflessi dorati e perlage fine e persistente. Il profumo è tipico del vitigno con un delicato sentore di salvia. In bocca è sapido, fresco, con un gradevole equilibrio tra zuccheri e acidità. olto interessante, e anch’essa molto originale, la scelta di proporre il Moscato dolce abbinato al “Tonnetto appena scottato, cipolla in agrodolce con pinoli e uvetta”. Il Moscato dolce di Sant’Anna dei Bricchetti possiede un chiaro equilibrio che non eccede mai nella dolcezza, ma scende con profonda e vellutata matrice nel sapore del Monferrato.

DESTINO
Una manciata di filari non vendemmiati. Gli acini surmaturi, dorati e dolcissimi e, infine un
vino, nato per un caso che a noi piace chiamare “Destino”. Con le uve che vengono fatto appassire naturalmente in pianta. La fermentazione dura diversi mesi. Il vino è di colore giallo paglierino intenso con riflessi dorati talvolta tendenti all’ambrato con il progredire dell’invecchiamento. Profumo ampio e complesso ricco di sentori di miele e uvetta e dal caratteristico aroma muschiato. In bocca è gradevolmente dolce, pieno e vellutato.

VERMOUTH
Intrigante suggestione legata alla nostra storia e al nostro territorio, dice Ruggero Lenti. Il vino base è Suggestione moscato secco con aggiunta di zucchero, infusi naturali e alcool finissimo. Il colore è giallo paglierino con tenui riflessi dorati. Complesso il profumo tra erbe, spezie e radici nonché sentori di artemisia, salvia e ciliegia selvatica. In bocca è agrumato ccon una delicata scia balsamica e un retrogusto amaro di rabarbaro.