A volte basta una domanda, semplice e diretta, per far nascere un dialogo vero. È l’idea che ha guidato “Parla con me”, il progetto con cui Auroflex ha ottenuto il Premio Ad Honorem alla quarta edizione del Challenge Your Agency, conquistando l’attenzione della giuria HP. Un riconoscimento che arriva in un momento in cui il mondo del packaging di qualità cerca nuove forme di espressione, capaci non solo di raccontare un prodotto ma di generare legami più profondi.
Il cuore dell’iniziativa sta in una domanda quasi provocatoria: se una bottiglia di vino potesse stimolare una conversazione autentica, cosa direbbe? “Parla con me” risponde con sei etichette, ognuna accompagnata da un interrogativo diverso. Alcuni sono leggeri, altri sfiorano nodi personali: “Cosa ti rende felice?”, “Di cosa hai paura?”, “Qual è il tuo desiderio più grande?”.
Sono spunti che invitano a rallentare, stappare, guardarsi negli occhi. Nella loro essenzialità, aprono una piccola fessura di verità.
Il progetto nasce dall’incontro di realtà che, pur con competenze diverse, condividono una visione comune. I vini biologici di Cantina Funaro, la progettazione grafica di Label Design, la stampa di Auroflex, i cofanetti realizzati da Lazzati Industria Grafica, le riflessioni curate da Edizioni Ampelos: un mosaico che tiene insieme artigianalità, estetica e pensiero. Ognuno ha aggiunto un tassello, costruendo un racconto corale.
A dare vita visiva alle etichette è la tecnologia digitale HP Indigo, che permette di creare variazioni cromatiche e tattili a ogni tiratura. Nessuna bottiglia è identica all’altra, e questa unicità diventa parte del messaggio: ogni conversazione nasce diversa, come diverse sono le persone che la animano. Anche il corredo – un dépliant di 28 pagine rilegato senza colle e una confezione pensata per proteggere senza sprechi – segue un’impostazione rispettosa dell’ambiente, coerente con la direzione intrapresa da Auroflex negli ultimi anni.
La giuria del Challenge Your Agency ha premiato la capacità del progetto di trasformare la stampa in un ponte umano, più che in un semplice strumento di comunicazione. “Le etichette per noi sono questo: superfici che possono aprire un dialogo”, affermano in azienda. Una visione che ad Alcamo porta avanti ogni giorno: tecniche avanzate, materiali certificati e la volontà di dare un’anima agli oggetti che accompagnano il vino.