Immersa nella quiete della campagna, circondata da ulivi e da vecchie vigne di primitivo ad alberello, la cui età oscilla tra i 50 e i 100 anni, Gaetano Morella e Lisa Gilbee hanno quasi terminato i lavori per la costruzione della nuova cantina. Contrada Marrocco, a Manduria, è un angolo di pace, a metà strada tra l’entroterra e la costa ionica. Qui, non si arriva per caso, bisogna volerlo. Percorrendo la strada sterrata che porta all’ingresso principale la presenza della cantina mica si nota. I cartelli o le indicazioni stradali mancano per scelta ma la meta vale la sosta. Per una visita o un winetasting è necessario fissare un appuntamento.
L’architettura della cantina va oltre l’ambito puramente produttivo, è espressione della personalità dei titolari, essenziale, semplice e riservata. Il complesso, total white, è in perfetta armonia con il territorio e il paesaggio, l’edificio è la simbiosi tra opera dell’uomo, ambiente di lavoro e ambiente naturale. I Morella’s, Gaetano e Lisa, sono come due parti di un anello, solo assieme sono completi, senza uno dei due il connubio non sarebbe perfetto.
“La nostra cantina non è una cattedrale che spunta nel deserto, è parte del contesto rurale, in linea con il nostro modo d’essere. Il mio ufficio è differente, viviamo a duecento metri di distanza dall’azienda in tranquillità e avvolti dal verde. La cantina è una costruzione ad uso e consumo delle nostre vigne, finalmente dopo 25 anni gli spazi non scarseggiano – afferma Gaetano Morella -. Con grande gioia abbiamo lasciato il garage che ci ha ospitato per tanti anni, eravamo provvisoriamente in affitto dal 2000 – ironizza Gaetano Morella -. Siamo contenti perché finalmente abbiamo chiuso il cerchio”.
Attraverso una lunga scala dotata di luci soffuse si accede alla barricaia, l’area più suggestiva. La sala è scavata nella roccia calcarea, la pietra a vista ha un fascino particolare. In questa zona il vino riposa in vecchi tonneau di rovere francese ed evolve sotto lo sguardo paziente del tempo. L’impatto con il silenzio è avvolgente ed emozionante per chi lo sa apprezzare. “Spesso ci chiedono: Chi è l’architetto? – racconta Gaetano Morella -. L’idea della pietra a vista è un intuizione di Lisa. L’intento è quello di far toccare con mano agli ospiti la roccia e mostrare loro il terroir su cui crescono le nostre vigne”.
Attualmente si producono circa 40 mila bottiglie, destinate metà al mercato interno e metà all’estero, Europa in particolare. Nonostante l’elevata qualità i vini mantengono da sempre un eccezionale rapporto qualità/prezzo. I Morella’s mantengono la testa sulla spalle e i piedi ben saldi a terra. Anni fa Decanter ha dedicato la copertina alla loro “Signora” segnalandolo come una delle “dieci gemme da scoprire nel Sud Italia”.
“I nostri prezzi sono rimasti quasi invariati, hanno subito un modico aumento dovuto all’impennata del costo delle materie prime degli ultimi 5 anni – sottolinea Gaetano -. Non abbiamo mai voluto vendere il vino a prezzi folli, il vino, secondo noi, deve essere fatto bene e deve essere accessibile a tutti. I riconoscimenti non ci fanno cambiare idea. Il comparto sta affrontando un periodo difficile e di cambiamento delle mode. Sono vari i fattori concomitanti: economici, sociali, salutistici. Sicuramente saranno destinate a scomparire le vie di mezzo, ci sarà maggiore riconoscibilità dell’autenticità, rimarranno solo i vini del vignaiolo e quelli industriali. Il mercato si autoregolerà, serve maggiore sinergia tra chi fa il vino lo fa e chi lo propone”.
Oggi come ieri mantengono intatto il ruolo di custodi degli alberelli di primitivo, sono 12 gli ettari ad alberello. Dal 2000 il cambiamento paesaggistico è stato irreversibile, si è assistito a una corsa all’estirpazione ed è rimasto solo il 10% delle piante ad alberello una volta presenti in zona.
I vini di Gaetano e Lisa si distinguono per l’eleganza, non eccedono in residui zuccherini o in sentori di confettura. I pluripremiati Primitivo ‘Old Vines’ e ‘La Signora’ sono diventati dei vini iconici senza dimenticare il blend di Primitivo e Malbec. Ma non mancano le sorprese da assaggiare. Cot 2022 è il nome francese del Malbec, nel retro dell’etichetta è riportato il nome del vitigno in numerose lingue. Si tratta di una selezione di Malbec in purezza imbottigliato solo nelle migliori annate. Sono disponibili solo 200 magnum numerate. Che noi abbiamo anche assaggiato. Color rosso rubino, accattivante al naso con note speziate, vegetali e di piccoli frutti rossi. Il sapore è teso e fine. Deliziosa la bevibilità. Un motivo in più per fare tappa dai Morella’s.
Az. Agr. Morella
Contrada Marroco snc
74024 Manduria (Ta)
www.morellavini.com
