Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 168 del 03/06/2010

IL PRODOTTO Latte crudo, questo sconosciuto

03 Giugno 2010
latte latte

IL PRODOTTO

Se ne parlerà in una tavola rotonda a Campofelice di Roccella, nel Palermitano, grazie alla sinergia tra la Soat di Collesano e la produttrice di formaggi Grazia Invidiata. Accordo con alcune pasticcerie per utilizzare latte non pastorizzato

Latte crudo,
questo sconosciuto

E’ stato spesso fonte d’ispirazione per i più grandi registi del cinema internazionale: da Federico Fellini ne “Le tentazioni del dottor Antonio”, dove una procace nonché abbondante Anita Ekberg invogliava a berne di più perchè faceva bene, a Stanley Kubrick in “Arancia Meccanica” nel quale l’eccentrico Alexander DeLarge amava sorseggiarlo in compagnia della banda dei Drughi seduto al Korova Milk Bar.

Cinefilia a parte, il latte – solo quello crudo – è uno di quei pochi alimenti dalle indiscusse qualità nutrizionali: recenti studi hanno infatti stabilito che la pastorizzazione o la bollitura inattivano alcuni tipi di proteine tra cui la Lattoferrina, alcune vitamine come i fermenti lattici, e ancora enzimi e peptidi bioattivi, tra cui l’Acido Linoleico Coniugato (CLA) fondamentale per la riduzione di grasso corporeo e per lo sviluppo della massa magra, per la diminuzione della concentrazione serica del colesterolo a livello epatico e per svariati benefici sul sistema cardiovascolare, immunitario e su quello osseo. E’ importante quindi sottolineare che il processo industriale di pastorizzazione, attraverso un eccessivo riscaldamento, potrebbe sviluppare particolari isomeri trans degli acidi grassi, non presenti in natura, che il nostro organismo a fatica riuscirebbe a metabolizzare e che  sono spesso considerati tra i fattori favorenti l’insorgenza dell’arteriosclerosi.
Considerati dunque i pro del latte crudo vs i contro del latte industriale pastorizzato, c’è da chiedersi come mai tanta reticenza nella diffusione di latte crudo? A fare chiarezza sul tema contribuirà la tavola rotonda “Latte crudo: un’opportunità da… bere!” che si terrà sabato 5 giugno alle 17.30 nel Centro Sociale di Campofelice di Roccella. Promotrici dell’iniziativa sono la dottoressa Maria Concetta Catalano -dirigente responsabile Soat 61 di Collesano- e la dottoressa Sandra Invidiata -imprenditrice e titolare dell’omonima azienda agricola zootecnica di Collesano. 

Dottoressa Catalano come nasce l’idea di un distributore di latte crudo a Collesano e Campofelice di Roccella?
“Questa è un’idea senza dubbio innovativa per la Sicilia ed allo stesso tempo una realtà ben consolidata in molte regioni del centro-nord d’Italia. Il compito della Soat è proprio quello di dare ascolto ed assistenza a tutti i coltivatori ed allevatori per favorire l’innovazione e di conseguenza lo sviluppo nei suddetti ambiti. La collaborazione con Sandra Invidiata è molto preziosa: anzitutto perchè è stata lei ad acquistare la prima macchina distributrice per Collesano e poi perchè è stata l’unica ad essersi offerta per gestire anche quella di Campofelice. Altre aziende erano state interpellate ma hanno preferito rinunciare. Ogni macchina del latte, che distribuisce allo stesso tempo anche prodotti caseari, deve essere riferita ad un solo allevatore al fine di garantire un maggiore tracciabilità del prodotto.”.

Dal produttore al consumatore?
“Questo del latte crudo alla spina è un meraviglioso esempio di filiera corta: dal produttore al consumatore per l’appunto. Cosa assai rara al giorno d’oggi. E c’è di più: con la tavola rotonda che si terrà il 5 giugno siamo riusciti a coinvolgere 5 pasticcerie di Campofelice di Roccella che utilizzeranno il latte crudo dell’azienda Invidiata per la preparazione di gelati, mousse, e dolci alla crema.”.

Dottoressa Invidiata il latte crudo è assolutamente sano e sicuro, o possono esserci rischi nell’assunzione?
“Assolutamente no, solo vantaggi! Il latte dei produttori che forniscono le macchinette è ipercontrollato: viene sottoposto ogni 15 giorni a rigidi esami da parte della ASL che lo analizza per ricercare eventuali agenti patogeni, assieme alle stalle, alle sale di mungitura, alle vasche di refrigerazione, fino alle macchine stesse. C’è purtroppo ancora molta ignoranza, perchè la gente è poco informata e poco si informa: tutto questo ovviamente genera diffidenza. Per fortuna a Collesano c’è stato molto entusiasmo seguito da altrettanta partecipazione grazie al fatto che in parecchi, spinti dalla curiosità, venivano a seguire proprio in azienda le operazioni di mungitura e produzione.”.

Qual è il procedimento che porta il latte crudo dalla mucca alla macchinetta?
“Anzitutto la macchina mungitrice estrae il latte dalle mammelle della mucca e lo trasferisce all’interno di una vasca refrigerante ad una temperatura di 4 gradi. Successivamente viene trasferito in un furgoncino che a sua volta contiene un’altra vasca (sempre 4 gradi centigradi) ed infine arriva alla macchinetta che funge anche qui da vasca refrigerante. Ogni macchina distributrice ha una capacità di 100 litri ed il latte è quotidianamente sostituito.”.

Qualche numero: in Italia ci sono 1455 distributori di latte crudo alla spina, dislocati in 91 province. In Sicilia ben 9 nella provincia di Ragusa, 1 nella provincia di Agrigento e 2 nella provincia di Palermo. Un litro di latte alla spina costa circa 1 euro, ovvero 50 centesimi in meno del latte pastorizzato fresco da supermercato.

Marina V. Carrera