Il Piave mormorò: “Passa lo straniero”. Eccome se passa.
Il 2013 entrerà nella storia alberghiera italiana come il primo anno in cui i soggiorni stranieri (50,3%, +4,7%) hanno superato quelli italiani (49,7%, -2,7%). Lo rileva Federalberghi nel periodo da gennaio ad agosto. «È un risultato storico», ha detto il presidente della Federazione, Bernabò Bocca (nella foto).
Ma non sarà un anno positivo quello in corso. A fronte di un complessivo incremento di pernottamenti negli alberghi, il giro d'affari nel 2013 subirà una flessione quantificabile al momento almeno in un -8%, in conseguenza della flessione dei prezzi. Stima ancora di Federalberghi che segnala anche un calo dell'occupazione: da gennaio ad agosto segna un meno 4,5%.
«L'andamento del turismo alberghiero italiano da giugno ad agosto di quest'anno, – afferma il presidente Bernabò Bocca – rispetto allo stesso periodo del 2012, conferma il punto di frenata della crisi, riscontrato in via previsionale ad inizio estate per l'intero settore, pur lasciando sul campo perdite di fatturato e diminuzione di occupati».
«Giugno – prosegue Bocca – ha registrato un modesto +0,2% di presenze alberghiere, seguito da luglio con un +0.7% ed agosto con un +1,4% per un risultato complessivo del trimestre estivo pari ad un +0,8% determinato da un -2,7% di clientela italiana e da un +4,7% di quella estera».