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Scenari

Helen Mirren, il premio Oscar che combatte per gli ulivi pugliesi

23 Settembre 2025
Un albero colpito dalla Xylella ed Helen Mirren al Festival del Cinema di Berlino Un albero colpito dalla Xylella ed Helen Mirren al Festival del Cinema di Berlino

«Patrimonio universale»: l’impegno dell’attrice per salvare gli ulivi millenari

C’è un filo che lega l’attrice inglese Helen Mirren agli ulivi secolari della Puglia. Non è solo l’amore per il Salento, dove da anni vive in una masseria a Tiggiano insieme al marito, il regista Taylor Hackford. È un legame diverso, più profondo, che trova le radici nei contadini del posto e in quella bellezza solenne che emanano immensi alberi di ulivo. Prima di affrontare la sua importante denuncia, però, vale la pena di ricordare chi è Helen Lydia Mironoff.

Nata a Chiswick, a ovest di Londra, nel 1945, naturalizzata statunitense, appartiene a quella generazione irripetibile di attori britannici del dopoguerra – da Judi Dench a Maggie Smith, da Ian McKellen ad Anthony Hopkins – che hanno saputo trasformare la disciplina del teatro shakespeariano in un trampolino verso il cinema internazionale. Mirren è tra le pochissime interpreti ad aver vinto praticamente tutto: Premio Oscar nel 2007 per la regina Elisabetta II in The Queen, quattro BAFTA, quattro Golden Globe, cinque SAG Awards, quattro Emmy e un Tony Award. A Cannes ha conquistato due volte il premio per la miglior interpretazione femminile, con Cal (1984) e La pazzia di Re Giorgio (1994). Nel 2020 il Festival di Berlino le ha attribuito l’Orso d’Oro alla carriera, dedicandole la sezione Homage. La sua versatilità l’ha portata con naturalezza dal teatro classico ai ruoli più popolari, passando per il cinema d’autore.

Dietro la diva, però, c’è una donna che ha scelto il Sud Italia come casa e come causa. Innamorata dei paesaggi pugliesi, Mirren ha deciso di esporsi contro la Xylella fastidiosa, il batterio che da oltre dieci anni devasta gli uliveti di Lecce, Brindisi e Taranto. Dal primo focolaio del 2013, più di venti milioni di alberi sono stati colpiti in un’area di circa ottomila chilometri quadrati, trasformando distese verdi in scenari spettrali.

Il suo appello è chiaro: «Gli ulivi monumentali sono importanti quanto il Colosseo di Roma. Perderli sarebbe una tragedia incommensurabile».

Qui alcuni articoli e approfondimenti sul tema: “Xylella, in Puglia il problema non è stato risolto. Save the Olives: “Abbassare la guardia può essere pericoloso”, e l’intervista a Daniele Rielli “Il mio olio post Xylella contro ignoranza e abbandono.

Da anni sostiene l’associazione Save the Olives, impegnata nella ricerca e nella salvaguardia del patrimonio olivicolo pugliese. L’organizzazione finanzia studi su cultivar resistenti come il Leccino, promuove l’innesto precoce sugli alberi monumentali e ha realizzato un grande campo sperimentale a Ugento con migliaia di nuove piante. Mirren partecipa a incontri pubblici, come il summit internazionale di Ostuni, e ha contribuito al volume fotografico Il Mezzogiorno di Uli Weber, devolvendo parte del ricavato alla causa.

Il suo impegno dimostra come la battaglia contro la Xylella non sia una questione riservata agli agronomi, ma riguardi l’intero tessuto culturale e identitario della Puglia. Le sue parole hanno il tono di un atto civile: «Dopo più di dieci anni non si è ancora trovata una vera soluzione. Gli splendidi ulivi monumentali della Piana sono sotto attacco. Tutti devono svegliarsi e capire la portata di questa tragedia incipiente».

Nelle sue denunce c’è l’urgenza di difendere non solo piante, ma vere e proprie architetture viventi, scolpite dal tempo, simboli di pace e di resistenza. Una sfida che non riguarda solo il Mezzogiorno d’Italia.

Helen Mirren, Orso d’Oro alla carriera, al Festival del Cinema di Berlino © Alexander Janetzko / Berlinale 2020