Tris d’assi per il mondo del vino tra i Cavalieri del Lavoro targati 2025. Tra i 25 imprenditori nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su proposta del ministri del Made in Italy Adolfo Urso e dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ci sono ben tre produttori di vino.
Il primo è Vittorio Moretti, il patron di Bellavista tra le cantine più famose d’Italia con solide radici in Franciacorta, nel Bresciano. Ma Moretti da qualche anno è anche il proprietario di Sella & Mosca, azienda di Alghero tra le più grandi d’Italia. E curiosamente la nomina di Moretti è avvenuta in quota Sardegna: è stato determinante il fatto di essere un imprenditore di un’azienda dal brand storico e famoso con base nell’Isola.
L’altro è Piero Mastroberardino, patron dell’omonima cantina ad Atripalda, in provincia di Avellino. Mastroberardino attualmente è anche il presidente di Istituto Grandi Marchi, una sorta di salotto buono del vino italiano in rappresentanza di una serie di cantine di chiara fama.
Infine nel gruppetto di nuovi Cavalieri del Lavoro la cui attività imprenditoriale è legata a quella del vino c’è anche Giuseppe Basile. Catanese, titolare di un’industria siderurgica affermata, la Basicem, Basile da qualche anno è anche il proprietario dell’azienda Hauner di Salina, fondata da Carlo Hauner alla fine degli anni ‘60 e artefice della rinascita della Malvasia delle Lipari. Oggi a produrre il vino c’è Basile assieme a Carlo Hauner jr. A completare il quadro non sfugga che Leonardo Ferragamo, neo Cavaliere del Lavoro per il settore dell’ospitalità (ha fondato assieme agli altri familiari la Lungarno Collection e gli hotel col marchio di lusso Portrait) è il fratello di Ferruccio Ferragamo, proprietario de Il Borro, cantina di fama internazionale in provincia di Arezzo.