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Scenari

In aumento il caffè contraffatto, crollo della produzione in Brasile. Entro il 2080 scomparirà il 70% delle piante

12 Agosto 2014
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Non solo nel vino e nei cibi adulterati, il consumatore può incappare anche nel caffé contraffatto.

L'università statale di Londrina, in Brasile, ha messo a punto un metodo per individuare il caffè falso. Il reato è in aumento, secondo le stime dei ricercatori dell'ateneo. In tazzina finisce una miscela che solo apparentemente sembra caffè, ma che contiene altre sostanze come grano, orzo, frumento, soia e anche riso. Non sostanze nocive, ma utilizzate per fare aumentare i profitti. Di caffè ce ne sarà sempre meno nei territori vocati, come il Brasile, in queste zone la siccità dello scorso gennaio e l'attacco di malattie ha causato il taglio drastico delle forniture. La produzione che normalmente si aggira sui 55 milioni di sacchi quest'anno  toccherà a mala pena i 45 milioni, circa 42 miliardi di tazze di caffè in meno. I cambiamenti climatici porteranno addirittura, hanno previsto ricercatori inglesi del Royal Botanic Grdens, all'estinzione delle piante di caffé in tutto il pianeta, oltre il 70% scompariranno entro il 2080.

Il crollo della produzione sta quindi portando all'umento della contraffazione. Il team condotto da Suzana Lucy Nixdorf ha però individuato lo stratagemma di identificazione, che consiste in analisi chimiche e spettrometriche capaci di individuare subito i semi indesiderati nel prodotto, prima che questo venga distribuito nei bar, nei ristoranti e nei negozi. E' stato presentato a San Francisco nel corso dell'incontro nazionale della Società di Chimica Americana.