Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

La Sicilia del vino in Cina: sbocco commerciale per Cantine sociali riunite

22 Maggio 2014
luciomontevigneto luciomontevigneto

Una missione in Cina e tre obiettivi.

Investimenti con l’Ocm da parte degli associati di Providi che vogliono dedicarsi alla promozione, un accordo commerciale che prevede la spedizione di un primo container di 20 mila bottiglie del consorzio del Trapanese Csr, Cantine sociali riunite, un primo contatto con Ali Baba, colosso mondiale dell’e-commerce, interessato al vino siciliano.

Lucio Monte, direttore dell’Irvo, e Nino Li Volsi, direttore di Providi, sono tornati da Pechino, con un buon risultato. “La missione – spiega Monte – nasce perché Csr vuole trovare uno sbocco commerciale in Cina, mercato che chiaramente offre delle potenzialità. Nel nostro caso abbiamo rappresentato l’assessorato siciliano all’Agricoltura, che ha condiviso questo progetto di verifica dei canali commerciali”.

Così, tramite l’ambasciata italiana in Cina,  è stato organizzato un evento di presentazione e degustazione dei vini siciliani di Csr a Pechino. “I vini rossi in degustazione sono piaciuti – spiega Li Volsi – perché secondo gli operatori riscontra i gusti medi dei cinesi”. Per questo è già stata sottoscritta un’intesa che prevede la partenza di un primo carico di 20 mila bottiglie che saranno distribuite in tutto il Paese orientale come campione.

Sul capitolo Ocm, invece Li Volsi spiega che “Providi cercherà di convogliare tutta l’azione dei prossimi tre anni vero la Cina, coinvolgendo molte province cinesi, attraverso soprattutto Pechino e Shanghai. Ci inseriamo in un mercato già arato, ma dove c’è comunque spazio perché la crescita è esponenziale”.

E infine, per ultimo, ma non meno importante, c’è l’avvio di un dialogo con rappresentanti della Ali Baba, gigante dell’e-commerce, che ha adocchiato i prodotti vinicoli dell’Isola. “Stiamo cercando di affinare la logistica commerciale”, conclude Li Volsi.

C. d. G.