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Scenari

Lo chef Pelliccia dipinge sui piatti, il maestro Sonnino sulla tela: cena multisensi a Torino

20 Dicembre 2022
Danilo Pelliccia ed Eliseo Sonnino - ph Francesco Moretti Danilo Pelliccia ed Eliseo Sonnino - ph Francesco Moretti

di Maria Simeoli

E se ti dicessi che il sapore del crunch del pane ha il colore dell’ambra? Oppure che la trippa alla romana ha delle nuance sinuose rosso fuoco? Mi prenderesti per una visionaria? E invece no.

È una magia dei sensi divenuta realtà grazie ad un connubio così impensabile, da essere perfetto, tra l’arte culinaria dello chef Danilo Pelliccia e l’arte pittorica del maestro Eliseo Sonnino, il tutto con la regia di Micol Ferrara. Nel ristorante Du Cesari di Torino, nell’ambito della manifestazione “ColoraRoma”, che voleva festeggiare con tutto lo staff di Paratissima, in particolare con Lorenzo Germak, fondatore e Ceo di Paratissima, il successo della Manifestazione artistica” Circus” che con 21.000 visitatori ha chiuso i battenti nella Cavallerizza di Torino della XXVIII edizione, Danilo ed Eliseo hanno dato ampio spazio al piacere di tutti i sensi.

(Eliseo Sonnino – ph Francesco Moretti)

I tavoli erano apparecchiati con bellissime tovagliette stampate in cui, Eliseo, ha rielaborato una cartina di Roma dell’Ottocento, dove il biondo Tevere vi avrebbe trasportato in una esperienza sensoriale. Il viaggio inizia, lo chef Pellicia e l’artista Sonnino sono i due capitani, il primo ai comandi in cucina, il secondo al timone con carta e pennarelli in acrilico e a olio. Avendo concordato insieme il menù artistico, la partenza è una bruschetta con alici e salsa verde che Eliseo, trasportato dal gusto, ha rielaborato su carta con toni caldi e con punte di verde. Si è continuato con fettuccine, puntarelle e alici giustamente reinterpretate su “tela” con dei toni di verde acceso, ma con un color ruggine che ricorda le sfumature interne di questo pesce azzurro. Il secondo? Forme sinuose, calde ed avvolgenti per un must della cucina capitolina, la Trippa alla Romana. E si è arrivati nel porto di destinazione: il maritozzo con la panna.

(Danilo Pelliccia – ph Francesco Moretti)

Mentre le prime tre opere sono state elaborate nel pomeriggio, l’ultima è stata eseguita durante la cena, aggiungendo, alla sensibilità dell’artista, anche le emozioni dei commensali. Il maritozzo con la panna, realizzato dallo chef Pelliccia, è stato trasportato su “tela” con delle note color biscotto, panna e sensazioni di piacere. Il viaggio è concluso, ma già la prossima destinazione è stata decisa dallo chef Pelliccia e dal pittore Sonnino, creando insieme un’opera d’arte in un piatto: aglio, olio e peperoncino alla Nerone. Il procedimento è particolare, l’aglio usato è quello nero, lasciato in ammollo per un giorno nell’acqua e poi trasformato in una crema scura, si aggiungono gli spaghettoni quadrat, e un olio al prezzemolo, il tutto guarnito da un crumble di pane aromatizzato al pecorino e delle rondelle di peperoncino rosso.

(ph Francesco Moretti)

Il risultato è formidabile per colori e gusto, proprio ispirato al famoso imperatore che, come narra la storia, incendió Roma: di colore scuro ma, con il caldo del peperoncino che ti infiamma di piacere il palato, il crumble che te lo stuzzica e olio al prezzemolo che te lo avvolge. Il gusto unico di questo classico rivoluzionato, o meglio questo Piatto d’artista, lo potremmo assaggiare nel menù dello chef Pelliccia. Che dire allora? Al prossimo viaggio con una nuova ed eclatante cena d’artista stavolta al Dù Cesari Lissione il prossimo febbraio.