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Scenari

Il migliore amaro del mondo è siciliano: a Londra premiato l’etneo Amaranca

12 Giugno 2025
I fratelli Antonello e Marco Romeo premiati a Londra per Amaranca I fratelli Antonello e Marco Romeo premiati a Londra per Amaranca

Il migliore amaro del mondo è il siciliano ed etneo Amaranca: a decretarlo il WDA World Liqueur Awards che ogni anno a Londra assegna i prestigiosi Premi ai migliori liquori al mondo,  divisi in 16 categorie. Il “World’s best Amaro 2025” è stato assegnato alla storica azienda guidata  dalla famiglia Romeo, che lo produce artigianalmente con scorze di agrumi e botaniche selvatiche  della Sicilia. 

“Siamo onorati di questo risultato, frutto dell’entusiasmo e dell’amore che ogni giorno riserviamo al  nostro lavoro – spiegano i fratelli Antonello e Marco Romeo, vertici aziendali – questo premio per noi  è più di una medaglia, rappresenta un tributo al sogno di nostro padre Santo, alle radici della  nostra terra e alla passione che mettiamo in ogni bottiglia, e oggi quel sogno ha attraversato il tempo  e il mare arrivando fino al Regno Unito”. 

All’hotel Hilton della capitale inglese si è svolta la premiazione, durante una serata di gala con la  consegna della pergamena all’iconico amaro che ha conquistato la scena mondiale grazie al  plauso e all’apprezzamento degli addetti ai lavori ed esperti di distillati. 

Amaranca, nato nel 1999 dalla creatività visionaria del fondatore dell’azienda, Santo Romeo, è un  liquore naturale alle erbe (arancia amara, erbe mediterranee e note vulcaniche, gradazione al  30%), aromatico ed equilibrato, dal colore scuro e intenso e dal sapore complesso che lo rende un  raffinato digestivo: “Questo importante premio non è solo per un prodotto, ma per una storia – ha  commentato Santo Romeo – una storia di famiglia e una storia siciliana. Dal 1978 ho perseguito la  missione di produrre liquori autentici e di alta qualità che onorano la tradizione siciliana e allo stesso  tempo abbracciano l’innovazione e sono fiero che i miei figli proseguano con grande gioia questo  lungo percorso”.