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Scenari

Parmigiano Reggiano da record: +4,9% di fatturato e sogno “love brand”

18 Aprile 2025
Riccardo Deserti, Luigi Chiarello, Nicola Bertinelli, Carmine Forbuso Riccardo Deserti, Luigi Chiarello, Nicola Bertinelli, Carmine Forbuso

Che i dati 2024 del Parmigiano Reggiano siano positivi, è stato evidenziato nel corso dell’annuale conferenza stampa che il Consorzio ha organizzato a Milano per presentare i dati economici del 2024. Ne hanno parlato il presidente del Consorzio (appena riconfermato) Nicola Bertinelli, insieme a Riccardo Deserti e Carmine Forbuso, rispettivamente direttore e direttore marketing del Consorzio, con il giornalista Luigi Chiarello nel ruolo di moderatore dell’evento. Da subito è emerso che si è di fronte ad uno scenario di crisi geopolitica, di incertezza sui mercati internazionali e dei timori che prendesse piede un contesto mondiale di misure restrittive al libero commercio, però, nel complesso, il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 3,2 miliardi di euro contro i 3,05 miliardi del 2023, con un aumento del 4,9%. Risultati positivi per le vendite totali a volume (+9,2%), sostenute da un andamento positivo delle vendite in Italia (+5,2%) e, soprattutto dell’export (+13,7%). La quota Italia si attesta al 51,3% (osservatorio Sell-In Nielsen).

Per quanto riguarda i canali distributivi, la Gdo rimane il primo (65%), seguita dall’industria (18%), che beneficia della crescente popolarità dei prodotti caratterizzati dalla presenza di Parmigiano Reggiano tra gli ingredienti. Il canale Horeca rimane fanalino di coda, e quindi con un enorme potenziale di sviluppo, attestandosi al 7% del totale. Il restante 10% è distribuito negli altri canali di vendita. Le vendite dirette dei caseifici (che si concentrano per oltre l’85% in Italia, pari a circa 9.000 tonnellate) rappresentano il 5,5% delle vendite totali e hanno registrato un forte aumento, +13,0%.

Per il Consorzio, se c’è una certezza che il 2024 ha consolidato è che il futuro del Parmigiano Reggiano è sui mercati internazionali: la quota export rappresenta oggi quasi la metà del totale, il 48,7% (pari a 72.440 tonnellate), con una crescita del +13,7%. Risultati particolarmente positivi sui cinque mercati principali: USA (+13,4%), Francia (+9,1%), Germania (+13,3%), Regno Unito (+17,8%) e Canada (+24,5%). Note positive anche per il Giappone (+6,1%), primo mercato in Asia, e Australia (+28,2%). Con 28,4 milioni di euro investiti per azioni di marketing e comunicazione, Parmigiano Reggiano ha confermato il percorso avviato da alcuni anni per diventare un vero brand iconico globale. Per raggiungere questo traguardo, il presidente Bertinelli ha anticipato una serie di idee come, per esempio, trasformare il Parmigiano-Reggiano in una sorte di love brand attraverso tre fasi che sono diversificare la domanda attraverso il ringiovanimento del target e creando nuovi rituali di consumo più coerenti ai tempi moderni; elevare la percezione di brand attraverso la valorizzazione del territorio e del turismo, nonché investire attivamente nella divulgazione della cultura di prodotto; e, infine, comunicare in modo più moderno con una nuova piattaforma di comunicazione di posizionamento e investire di più sul digital e sul marketing esperienziale immersivo. Senza trascurare di incrementare la presenza su mercati spesso trascurati. Nello stesso tempo, ha detto Bertinelli, pensare alla creazione di una Accademia del Parmigiano-Reggiano, per formare gli operatori ad interloquire meglio con i consumatori. Insomma, avere a disposizione una bella squadra di assaggiatori-degustatori del formaggio per incentivare la degustazione di un prodotto che è quasi prevalentemente consumato come ingrediente dei piatti e, invece, potrebbe essere consumato da solo.