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Scenari

Pesticidi nei vigneti, avanza il fronte del “no”

05 Giugno 2023
Pesticidi - ph Foto di Erich Westendarp da Pixabay Pesticidi - ph Foto di Erich Westendarp da Pixabay

Torna d’attualità il tema del Clorpirifos-metile, pesticida neurotossico vietato in Europa e negli Stati Uniti che, a luglio, potrebbe tornare sui colli Unesco di Conegliano e Valdobbiadene per salvare il Prosecco dalla cicalina, nonché nei vigneti di pianura delle bollicine più classiche. Il ministero della Salute parrebbe intenzionato a concedere la deroga, per l’utilizzo di questo specifico pesticida,  su richiesta delle Regioni, seppur con delle limitazioni. Ma la sostanza chimica non è prevista tra quelle in uso al Consorzio Prosecco Doc e alla denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg (che l’ha espressamente vietata nel suo protocollo). Ed è fortemente contestata dalle associazioni di produttori bio, dai Comitati come “Stop Pesticidi”, da ambienti politici.

Intanto è arrivata la netta presa di posizione di Stefano Zanette, presidente del Consorzio Doc: “Nell’apprendere la possibilità che il Ministero della Sanità ammetta in deroga l’utilizzo, ancorché con limitazioni, del Clorpirifos-metile, il Consorzio di tutela della Doc Prosecco – nell’impossibilità di vietare al proprio sistema produttivo l’impiego di tale sostanza – auspica venga preferita l’adozione dei principi attivi il cui impiego è ordinariamente ammesso per la lotta alla cicalina S.titanus, seguendo le eventuali raccomandazioni sull’impiego di categorie di prodotti ritenuti più efficaci – si legge in una nota stampa – Ciò al fine di non vanificare gli sforzi sin qui compiuti in termini di sostenibilità. Il Consorzio ricorda inoltre al proprio sistema produttivo l’obbligo di rimozione puntuale e tempestiva delle piante sintomatiche, per evitare la propagazione della fitopatia”.

Il Clorpirifos-mentile è stato sollecitato dalle regioni per evitare che in determinati territori la flavescenza colpisca oltre il 30-40 per cento dei territori, proprio a causa del fatto che i produttori non estirpano le piante al primi manifestarsi dell’infezione. Già migliaia, anche nella terra del prosecco, le firme raccolte per dire “no” alla deroga all’utilizzo del Clorpirifos.