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Scenari

Spumanti italiani battono il record storico all’estero con un tasso di crescita quattro volte superiore allo Champagne

10 Novembre 2014
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Volano anche in Cina dove hanno  registrato il più 106 per cento

Le bollicine italiane battono il record storico all'estero.

Anno felice e che sarà ricordato nel 2014 dai produttori del Bel Paese che si dedicano a questa tipologia di vino. I consumi sono schizzati in alto del 24 per cento rispetto al 2013. Un tasso di crescita non a doppia ma a quadrupla velocità rispetto allo Champagne. L'icona di Francia ha registrato solo un +6%. In Cina addirittura sono raddopoiate con un + 106 percento.

La Coldiretti ha stimato che oltre confine sono state spedite 350 milioni di spumante Made in Italiane. Sembra che la crisi non abbia minimamente fermato l'ascesa. “Dall’inizio della crisi nel 2007 – dichiara Coldiretti . le bottiglie di spumante italiano esportate all’estero sono aumentate  del1'80 per cento con un aumento della presenza in Paesi tradizionali ma anche con la conquista di nuovi mercati dalla Russia alla Cina. Da segnalare – precisa – i risultati ottenuti sui nuovi mercati come la crescita record nelle esportazioni”.

Un vero e proprio boom di vendite nello stesso periodo si registra nel Regno Unito (+50 per cento in quantità) “che -continua la Coldiretti – scavalca gli Stati Uniti e diventa il primo mercato di riferimento per le bollicine tricolori”. Ma con il successo crescono le imitazioni. “In tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che è oggetto di “falsificazione” anche in Nord e Sud America”.

Il risultato dello spumante italiano all’estero traina così l’intero comparto del vino che si classifica,  sottolina la Coldiretti, la principale vice dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà delle bottiglie prodotte in Italia consumate all’estero dove si realizza un fatturato record di oltre 5 miliardi. “A preoccupare quest’anno – conclude la nota – il crollo della produzione nazionale a causa del maltempo che ha tagliato del 15 per cento i raccolti con la vendemmia 2014 che si classifica come la piu’ scarsa dal 1950 con 41 milioni di ettolitri”.