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Scenari

Trentino, allarme peronospora: a rischio il Merlot

23 Dicembre 2016
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I dati dell'ultimo trentennio raccolti dalla Fondazione Edmund Mach (Fem) rilevano un aumento della temperatura media di circa due gradi: da 11,5 a 13,5.

In viticoltura il riscaldamento globale ha comportato in Trentino uno spostamento in altitudine di alcune varietà a frutto bianco, in particolare le basi spumante, e una maturazione più completa per le varietà rosse più tardive. Il germogliamento anticipato ha causato una comparsa più precoce delle infezioni fungine, soprattutto della peronospora, anticipando le fasi di prevenzione dei parassiti anche per via dell'adattamento di insetti provenienti da altri continenti. In particolare la peronospora quest'anno ha colpito soprattutto il Merlot.

Di questo si è parlato alla Fem in occasione della 9/a Giornata tecnica della vite e del vino, a cui hanno partecipato 200 persone. Il tradizionale incontro di dicembre è da sempre anche occasione per fare il bilancio delle attività della Fem rivolte a viticoltori, tecnici di campagna ed enologi. La vendemmia 2016, in particolare, è stato evidenziato, ha avuto un ritardo importante causa l'andamento climatico della prima parte dell'estate, ma si è risolta positivamente per il favorevole andamento stagionale. “L'assenza di precipitazioni e le temperature ottimali hanno permesso di raccogliere uve mature, sane e con un ottimo equilibrio zuccheri/acidità – hanno affermato gli esperti Luciano Groff e Mario Malacarne – i vini risultano di ottima qualità, in particolare i vini bianchi Chardonnay e Pinot grigio. Ottimi i vini rossi, in particolare Teroldego e Marzemino”.

C.d.G.