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Scenari

Vendemmia 2012: il racconto dei produttori/1

28 Agosto 2012
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Da sinistra Marco Caprai, Lilly Fazio, Antonio Moretti,
Fabio Rizzoli, Antoine Gaita e Cosimo Palamà

Come sta cominciando la vendemmia di quest’anno? Quali le aspettative?

I problemi legati alla siccità di quest’estate influiranno sulla quantità di raccolto? E sulla qualità? La crisi del settore come sta cambiando il modo “di fare vini”? Questo e molto altro è stato chiesto ad alcuni dei produttori italiani di vino. Che “hanno aperto il loro cuore” e raccontato in esclusiva per i lettori di “Cronache di gusto” sensazioni, umori ed iniziative della loro vendemmia 2012.
 
Ha cominciato la nuova stagione di vendemmia solo da pochissimi giorni, ma Fabio Rizzoli di Mezzacorona in Trentino, ha già le idee chiare. “Le uve si presentano  molto bene ed equilibrate con gradazioni molto alte e, nonostante un calo previsto di circa il 12% in meno rispetto alla scorsa vendemmia, ci attendiamo ottimi risultati in cantina». Mezzacorona ha iniziato con la vendemmia di Chardonnay Spumante e Pinot Grigio. Nessun problema di siccità, visto che l’azienda ha un efficace sistema di irrigazione di soccorso. “Qui in Trentino non abbiamo sofferto il caldo – spiega Rizzoli – semmai molte zone hanno sofferto per le copiose grandinate da cui sono state colpite”. Rizzoli prevede un’ottima annata, anche per i rossi, come Teroldego Rotaliano e Lagrein Trentino. Ma con un rischio, ossia quello di un ritocco dei prezzi: “A causa della minore quantità prodotta, da noi soprattutto di Traminer Aromatico ma avvertita oramai a livello mondiale, prevediamo qualche necessario aggiustamento sui prezzi. Cercheremo di fare di tutto per garantire un equilibrio tra le esigenze dei produttori, che mantengono i prezzi fissi da 5 anni e la richiesta dei consumatori ma c’è il rischio che continuando così si produca in perdita”.

Antonio Moretti, produttore toscano, adora la Sicilia. Tanto da essere il proprietario del Feudo Maccari a Noto, nel siracusano. “Abbiamo iniziato a vendemmiare il Grillo – spiega Moretti – Nessun problema legato alla siccità, grazie a qualche pioggia nel mese di luglio. Le maturazioni delle uve procedono in maniera regolare”. Anche Moretti lamenta un calo di produzione (circa il 15 %). Un calo, però, che va a beneficio della qualità. Diversa la situazione a Magliano, nella Maremma, dove Moretti ha altri terreni. Lì sono state fatte numerose irrigazioni di emergenza per salvare il Sangiovese. “A luglio la situazione era già drammatica – spiega Moretti – Le foglie delle piante erano già gialle. Molte zone sono state colpite da questo fenomeno. Ma credo che dovremmo farcela”.

Quantità inferiore di grappoli nelle piante anche nell’azienda pugliese di Cosimo Palamà: “Almeno un calo del 20 % – spiega – ma una qualità nettamente superiore”. Il rischio siccità ha fatto anticipare i tempi della vendemmia. I primi grappoli ad essere vendemmiati sono stati quelli del Primitivo. “Siamo agli inizi, ma le prospettive sono ottime per tutti i vini, compresi i rosati che ci apprestiamo a raccogliere”, conclude Palamà.

Prospetta una vendemmia di alta qualità, anche se precoce, Marco Caprai dell’Arnaldo Caprai di Montefalco, a Perugia, tra i maggiori produttori di Sagrantino di Montefalco. “È una vendemmia precoce per l'andamento climatico della stagione – spiega Caprai – e per le temperature elevate, ma la produzione si prospetta di buona qualità e le piogge previste per fine mese potrebbero determinare un innalzamento della qualità stessa in particolare per i rossi».
«Non vedo l’ora di imbottigliare questa annata e metterla sul mercato, perché le uve hanno una qualità vicina all’eccellenza”.

È soddisfatta Lilly Fazio, della Fazio Wines di Fulgatore/Erice nel trapanese. “Il raccolto perderà un buon 25 %, ma ne guadagnerà la qualità”. L’azienda trapanese ha iniziato a fine luglio la vendemmia delle uve per la spumantizzazione, mentre nei primi di agosto i bianchi precoci. “I primi test in cantina hanno confermato le nostre ipotesi e cioè quelle di un Nero d’Avola che avrà livelli di eccellenza incredibili”. Nessun problema di siccità per i vigneti della Fazio. «Eravamo pronti ad irrigare in maniera artificiale, ma le abbondanti piogge invernali e gli acquazzoni di luglio hanno dato ai terreni acqua sufficiente ed hanno determinato la qualità importante delle nostre uve”. 

Antoine Gaita di Villa Diamante in Campania non ha ancora iniziato a vendemmiare. “Nella nostra azienda la vendemmia è sempre tardiva, intorno alla metà di ottobre, ma l’inizio è sempre determinato dalle condizioni climatiche delle prossime settimane”. Anche Gaita pensa ad una buona annata: “Con queste temperature i vitigni a bacca rossa, come ho constatato sul nostro Aglianico, sono sicuramente più privilegiati. Devo ancora verificare l’acidità delle uve, ma in questa fase abbiamo ancora pochi grappoli giunti a piena maturazione”. La siccità non ha influito molto sulla resa, anche se Gaita dice che “peggio dello scorso anno non potremo fare”. Che poi aggiunge: “È ancora presto per dirlo, ma questa annata sembra essere incanalata verso un buon successo dal punto di vista qualitativo. Con un minimo di acqua potremmo ottenere grappoli pienamente maturi ed omogenei, come nel 1997, quando, in condizioni molto simili, ho prodotto il mio migliore Fiano”.
 
Mezzacorona
Mezzocorona (Tn)
www.mezzacorona.it
 
Villa Diamante
Montefredane (A)
www.villadiamante.eu
 
Palamà
Cutrofiano (Le)
www.vinicolapalama.com
 
Feudo Maccari
Noto (Sr)
www.feudomaccari.it
 
Arnaldo Caprai
Montefalco (Pg)
www.arnaldocaprai.it
 
Fazio Wines
Fulgatore – Erice (Tp)
www.faziowines.it

Giorgio Vaiana e Daniela Corso