Si è conclusa a Roma, nella cornice di Palazzo Valentini, la cerimonia di premiazione del Concours Mondial de Bruxelles e della Sauvignon Selection by CMB, appuntamento enologico internazionale che ogni anno riunisce nella Capitale il meglio della produzione vitivinicola italiana.
Sono 582 le etichette premiate: 340 Argento e 218 Oro, di cui rispettivamente 91 e 44 provenienti dalla Toscana. Ventiquattro i vini che hanno ottenuto la prestigiosa medaglia Gran Oro – appena l’1% dei 15.000 in competizione – e ben otto arrivano dalla Sicilia. La Sauvignon Selection ha invece assegnato 33 medaglie (2 Gran Oro, 22 Argento e 9 Oro), con il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia in primo piano.
La cerimonia, ospitata nella sede della Città Metropolitana di Roma Capitale, ha visto la partecipazione di cantine provenienti da tutto il Paese e di numerosi rappresentanti istituzionali. Presenti, tra gli altri, Baudouin Havaux, presidente del Concours Mondial de Bruxelles; Pierluigi Sanna, vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale; Alfredo Tesio, consigliere dell’Associazione della Stampa Estera; e il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. Un palmarès da incorniciare che conferma il ruolo del concorso come punto di riferimento per stampa, operatori e appassionati.
Con oltre mezzo migliaio di riconoscimenti, l’Italia riafferma la propria centralità nel panorama enologico mondiale, grazie a un mosaico di territori, vitigni e identità produttive che raccontano la biodiversità del Paese. Tra i premi speciali: “Rivelazione Italia” a Cima Caponiera Riserva 2018 di Ca’ Rugate, “Rivelazione Spumante Italia” a Centinari Franciacorta Brut e “Rivelazione Rosé Italia” a Don Venanzio Rosato 2024 di Cantine San Nicola. Il Sauvignon Blanc Riserva 2021 di Nicolussi-Leck ha ottenuto il titolo di “Rivelazione Sauvignon Italia”, mentre il Single Barrel N° 018 di Cantine Pellegrino è stato premiato come “Rivelazione Internazionale Vino Barricato”. Ad arricchire la giornata, tre masterclass dedicate a territori e varietà di spicco: I migliori Rosati della Provenza; Sauvignon del Sud Africa; e I migliori vini della Provincia di Roma.
«Il Concours Mondial de Bruxelles è molto più di una semplice competizione – ha dichiarato Baudouin Havaux – ma una piattaforma globale a sostegno del settore enologico. Ogni medaglia rappresenta non solo un riconoscimento d’eccellenza, ma anche un ponte tra territori del vino e mercati internazionali, uno strumento concreto per valorizzare identità e storia di ogni etichetta.»
Sulla stessa linea l’intervento del vicesindaco Pierluigi Sanna: «Desidero rivolgere i complimenti e i migliori auguri al Concours per la professionalità e l’attenzione con cui portano avanti il loro lavoro, capace di unire Paesi e culture sotto il segno del vino. Un’unione che, oggi più che mai, assume un valore profondo. Il CMB è ormai legato in modo forte e riconoscibile a Palazzo Valentini e continuerà ad esserlo anche il prossimo anno, in coincidenza con la nomina di Roma a Capitale Europea dello Spazio 2026. Un riconoscimento che rafforza il ruolo della città come punto di riferimento per la cultura enogastronomica, l’innovazione e la ricerca.»
Dopo oltre trent’anni di attività, il concorso enologico belga mantiene intatto il proprio prestigio grazie a un approccio rigoroso: tutte le degustazioni si svolgono alla cieca e non più del 33% dei vini in gara può ricevere una medaglia. Una regola che ne consolida la credibilità e fa di ogni riconoscimento un autentico certificato di eccellenza.
Celebrare le migliori espressioni del vino e al tempo stesso offrire un servizio all’intera filiera: è questo l’obiettivo del Concours Mondial de Bruxelles, che prosegue la sua attività di promozione e supporto anche attraverso il progetto dei Bistrot Pedol (già presenti a Milano e Rapallo, presto anche a Bolzano) e le Wine & Spirits Experience by CMB attive in Messico, Corea, Benin e nella catena di enoteche Cavavin.