Nuove etichette, una visione enologica che affonda nelle radici della terra e guarda all’arte, un’ospitalità sempre più immersiva: Feudi del Pisciotto, l’azienda siciliana del gruppo Domini Castellare di Castellina, rilancia la propria identità con un progetto che fonde vino, cultura e territorio. Siamo in Val di Noto, in una zona collinare tra Caltagirone e Piazza Armerina. I 49 ettari di vigneti, coltivati fino a 300 metri s.l.m., si estendono ai margini della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi, a pochi chilometri dal mare.
Si parte da due nuove linee di produzione — Colori di Sicilia e I Putti del Serpotta — e da un passito unico nel suo genere, dedicato al maestro Giacomo Tachis. Si prosegue con nuove camere nel baglio storico e con un’offerta wellness che trasforma l’esperienza del vino in un percorso sensoriale completo.
Partiamo dal Passito Tachis. È una frase di Galileo Galilei a fare da guida al nuovo corso: “Il vino è luce del sole e umore della terra”. Ne era convinto lo stesso Tachis, enologo visionario e amico personale di Paolo Panerai, fondatore dell’azienda. Fu proprio Tachis a suggerire una via non convenzionale per creare un grande passito siciliano: non il tradizionale Zibibbo, ma Semillon e Gewürztraminer, due vitigni più comuni nei climi freschi del nord, ma che secondo lui potevano esprimersi magnificamente anche in Sicilia, grazie alla luce intensa e alla mineralità dei suoli. “Con l’energia che lo contraddistingueva — ricorda Panerai — ci disse: ‘Assolutamente no allo Zibibbo. Se volete fare un grande passito dovete piantare Semillon e Gewürztraminer. La Sicilia ha tutto ciò che serve, ma serve anche equilibrio’” È nato così il Passito Tachis, un vino elegante e complesso, pensato per accompagnare un intero pasto, non solo i dessert. Un vino che è anche un tributo all’amicizia tra Tachis, Panerai e Alessandro Cellai, enologo e oggi vicepresidente esecutivo del gruppo, che continua a curare personalmente anche la vigna che fu di Tachis a San Casciano.
E poi ci sono le nuove linee di vini, arte siciliana in bottiglia: Colori di Sicilia e I Putti del Serpotta, con le quali Feudi del Pisciotto sceglie di raccontare la Sicilia non solo attraverso i vitigni, ma anche tramite l’arte. Le due nuove linee fondono infatti estetica, cultura e territorialità. I primi, Colori di Sicilia, sono quattro vini monovarietali — Grillo, Frappato, Catarratto e Nero d’Avola — dallo stile fresco, contemporaneo e con un grado alcolico contenuto. Le etichette sono firmate dal celebre ceramista di Caltagirone Giacomo Alessi, simbolo della tradizione artigianale isolana. Pensati per un pubblico giovane e per la ristorazione dinamica, questi vini rappresentano una Sicilia vibrante e moderna. I secondi, I Putti del Serpotta, rappresentano la linea di fascia alta, composta da tre DOC Sicilia Superiore (Frappato, Chardonnay, Grillo) e un Cerasuolo di Vittoria DOCG, espressione autentica della Sicilia sud-orientale. Le etichette raffigurano gli angioletti barocchi di Giacomo Serpotta, scultore del Seicento che ha lasciato un’impronta indelebile nelle chiese di Palermo. Una fusione tra arte sacra e arte del vino.
A queste novità si affianca la produzione già consolidata, per un totale di 500mila bottiglie prodotte. Oltre ai vini, Feudi del Pisciotto si rinnova anche per ampliare architettura e accoglienza. Accanto alla cantina, sorge un Wine Relais ospitato in un Baglio del 1700 finemente restaurato, con 15 camere a cui si aggiungeranno a breve altre 30, in fase di completamento. Gli ambienti fondono architettura storica e design contemporaneo, offrendo un soggiorno immersivo tra vigne, arte e relax. Il ristorante Il Palmento, oggi guidato da Luca Assiso, propone una cucina che valorizza le eccellenze locali con tecniche moderne e grande sensibilità estetica. Accanto, l’area wellness invece proporrà trattamenti esclusivi di vinoterapia con vinaccioli d’uva per scrub, massaggi e impacchi.
I nuovi vini con le note di degustazione a cura di Federico Latteri
Linea Colori di Sicilia
- Catarratto 2024 (Sicilia DOC)
Naso pulito di buona intensità con sentori floreali e vivaci note agrumate. Sorso fresco, snello e agile. Un bianco ben fatto, con la facilità di beva come punto di forza. - Frappato 2024 (Sicilia DOC)
Fragrante all’olfatto con profumi di ciliegia e fragola, tocchi floreali e leggere spezie. Al palato è fruttato, con tannini garbati e un finale lungo. I fiori dominano il retronaso. - Nero d’Avola 2024 (Sicilia DOC)
Intenso nei sentori di prugna, gelso nero e carruba. Sorso strutturato, vivace nella freschezza, con tannini giovani e un carattere ruspante che promette evoluzione.
Linea I Putti del Serpotta
- Grillo Superiore 2023 (Sicilia DOC)
Bouquet complesso di frutta gialla, agrume candito, anice e spezie. Equilibrato al palato, con ottima freschezza, consistenza e lunga persistenza. - Chardonnay Superiore 2023 (Sicilia DOC)
Naso fine e armonico, tra fiori bianchi, frutta matura, nocciola e burro. In bocca pieno e rotondo, con acidità bilanciata e buona coerenza gusto-olfattiva. - Cerasuolo di Vittoria DOCG 2023
Variegato nei profumi di frutta scura (prugna), spezie e macchia mediterranea. Sorso vivo, consistente e persistente, con tannini fitti ma ben levigati.
Passito “Dedicato a Giacomo Tachis” 2018
Di colore giallo dorato intenso, ha un profilo olfattivo ricco di pesca sciroppata, albicocca, vaniglia, mou, pan brioche, tabacco e pepe bianco. Al palato è denso, strutturato e avvolgente, con dolcezza mai stucchevole e lunga persistenza. Un passito di grande equilibrio.