Dici Serralunga e pensi a Fontanafredda col suo villaggio polifunzionale, che ingloba la gloria di Guido. Ma Serralunga è anche la prima e unica denominazione comunale del Barolo e ai suoi vini proprio a Fontanafredda è stata dedicata una gremita degustazione alla cieca guidata dal master of wine Gabriele Gorelli insieme a Michaela Morris e Justin Knock, altro MW.
L’annata è ovviamente la 2022 ed è stata offerta in anteprima in ben 26 assaggi di altrettanti produttori, serviti in un bicchiere ad hoc, denominato SF Serralunga, e in gemellaggio col Brunello, altro monumento da monovitigno radicato in un comune, presente con una delegazione di produttori propri. La menzione è nata 33 anni fa, la manifestazione è giunta alla sua quarta edizione, forte di peculiarità illustrate da Alessandro Masnaghetti, autore di uno studio approfondito sul territorio con il suo mosaico di terreni, microclimi, valli e rilievi. “Nel complesso, un universo”. Senza trascurare le peculiarità di un’annata calda dalla vendemmia anticipata. Ne è risultato anche un manifesto (ne parleremo in un altro articolo), che è stato presentato nel pomeriggio, quando si è svolto il tasting congiunto col Brunello.
In una denominazione conosciuta per la sua austerità e magrezza, le bottiglie sono apparse più accessibili delle attese, con tannini decisi ma già piacevoli. Nelle parole di Gorelli, purezza e controllo in chiave controintuitiva grazie al frutto croccante e all’aromaticità floreale. Quale filo conduttore la ricerca del sorso e della gola più dell’ampiezza, tratto spiccatamente contemporaneo. E in generale un concetto drinkable, di Barolo che si può bere non solo in doppio petto, ma anche casual, a dispetto dell’annata calda, nella variabilità dei tannini e dei legni.
A spiccare Cascina Adelaide, ancora radicata nella tipicità, con note suggestive di sacrestia. Altrove sono emersi i limiti di un’annata non indimenticabile, ma ben gestita, con vini dalle ambizioni limitate a un periodo medio, forse un po’ corti. Siamo del resto per i produttori in una fascia media, né di ingresso né premium. E gli stili si sono differenziati, con variabili leggerezze, senza pregiudicare la riconoscibilità di menzione e annata. Quali punti di forza, secondo i degustatori, le doti di freschezza e coerenza, cresciute di anno in anno. “È un’annata sorprendente rispetto alle premesse. I produttori hanno cercato di non strafare evitando surmaturazioni e alla fine è emersa la classicità di Serralunga, con vini nervosi, non molto fruttati e una bella spezia”, ha concluso il wine expert e ristoratore Andrea Gori. “Sono vini che probabilmente non avranno una longevità importante, ma si bevono bene già adesso. Ho preferito anche Ettore Germano, Luigi Vico e Principiano, alcuni tipici nell’austerità che si risolve in dolcezza, altri inizialmente carezzevoli, ma poi arriva lo scossa. E anche quella è una bella sorpresa”.
Questi i produttori coinvolti in ordine alfabetico: Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Bersano, Boasso Franco, Ca’ Rome’, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Damilano, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Palladino, Pico Maccario, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Tenuta Cucco, Tenuta Rocca, Villadoria, Mauro Veglio e Vite Colte.
Le istituzioni sono state presenti nelle personalità di Sergio Moscone, sindaco di Serralunga d’Alba, e Sergio Germano, Presidente del Consorzio di Tutela del Barolo e Barbaresco: «Siamo entusiasti del successo dell’evento, che ha ora raggiunto la sua quarta edizione, confermando ulteriormente l’importanza di Serralunga e dei suoi produttori nell’espressione territoriale. La menzione comunale di Serralunga si distingue come una delle più apprezzate, guadagnando sempre più riconoscimento, specialmente tra le cantine e il mercato. La comunale, grazie alla sinergia dei produttori, riesce a rappresentare appieno il territorio, mettendo in luce la sua forza, struttura e capacità di invecchiamento».
Presente anche la Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa: «La nostra mission è quella di promuovere il Barolo e i suoi produttori in tutto il mondo. Per questo motivo riteniamo strategiche le partnership con tutte le realtà che condividono i nostri valori e i nostri obiettivi. Abbiamo quindi voluto offrire il nostro contributo concreto a questa edizione del Serralunga Day invitando a partecipare all’iniziativa un gruppo di giornalisti europei, in visita in Piemonte per un educational tour», ha dichiarato il presidente Lorenzo Olivero.