Una tragedia. Per la cantina Marilina, una bella realtà vitivinicola che si trova nella provincia di Siracusa e che è portata avanti da Angelo Paternò e dalla figlia Marilina. Un gravissimo incendio, che si è verificato nei giorni scorsi, ha completamente distrutto due ettari di vigneto coltivato a Tannat, il vitigno di origine francese che la famiglia Paternò, con grande visione, ha impiantato da queste parti oltre 20 anni fa. A raccontare, per Cronache di Gusto, quello che è successo, è proprio Marilina: “Mio padre era nel vigneto e sentiva quell’odore acre di incendio – racconta Marilina – Ma non ha dato peso alla cosa perché in quei giorni c’erano stati diversi incendi nella zona”. Invece le fiamme si stavano sviluppando in un terreno incolto e abbandonato proprio confinante con la proprietà della famiglia Paternò. “Solo una strada separa le due proprietà – racconta Marilina – Le fiamme hanno lo stesso oltrepassato questo lembo di terra”. Improvvisamente le fiamme hanno avvolto il vigneto: “Impossibile contrastare la potenza del fuoco – dice Marilina – In pochi minuti è bruciato tutto”.
L’incendio, dunque, ha fermato i lavori nella vigna: “Le fiamme non solo hanno bruciato la vigna, ma anche reso inutilizzabile tutto il sistema di irrigazione. Infatti molti tubi si sono sciolti”. Ma non è tutto: “Quest’anno il nostro Nero d’Avola è stato colpito da peronospora – continua Marilina – e quindi non produrremo vini con quest’uva. Il Tannat ci serviva per produrre dei rossi. Invece al danno si è unita anche la beffa”. Con il Tannat, di solito, la cantina Marilina produce delle cuvée molto particolari e delle magnum. “E’ davvero una sofferenza – dice Marilina – Non può la negligenza umana distruggere il lavoro di una vita. Sembra quasi che si siamo abituati e rassegnati a queste cose. Da titolare di azienda agricola, abbiamo sopportato altri incendi, siccità, pastori che invadono le nostre proprietà, così come i cacciatori che si sentono in diritto di poter andare ovunque. Mancano i controlli e il supporto. Soprattutto i controlli in tutti questi terreni abbandonati che non si sa mai a chi appartengono”. La forestale, che è intervenuta per spegnere l’incendio, sta effettuando i rilievi per stilare un verbale. “Dopo faremo la denuncia – conferma Marilina – Chi ha sbagliato dovrà pagare. La stima dei danni? Impossibile farla. Ma non si tratta solo di un danno economico, ma anche e soprattutto del lavoro di una vita”.