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Vino e dintorni

Incendio alla Cantina Marilina: “Bruciati due ettari di vigneto di Tannat di 20 anni”

19 Giugno 2025
Incendio alla cantina Marilina Incendio alla cantina Marilina

Una tragedia. Per la cantina Marilina, una bella realtà vitivinicola che si trova nella provincia di Siracusa e che è portata avanti da Angelo Paternò e dalla figlia Marilina. Un gravissimo incendio, che si è verificato nei giorni scorsi, ha completamente distrutto due ettari di vigneto coltivato a Tannat, il vitigno di origine francese che la famiglia Paternò, con grande visione, ha impiantato da queste parti oltre 20 anni fa. A raccontare, per Cronache di Gusto, quello che è successo, è proprio Marilina: “Mio padre era nel vigneto e sentiva quell’odore acre di incendio – racconta Marilina – Ma non ha dato peso alla cosa perché in quei giorni c’erano stati diversi incendi nella zona”. Invece le fiamme si stavano sviluppando in un terreno incolto e abbandonato proprio confinante con la proprietà della famiglia Paternò. “Solo una strada separa le due proprietà – racconta Marilina – Le fiamme hanno lo stesso oltrepassato questo lembo di terra”. Improvvisamente le fiamme hanno avvolto il vigneto: “Impossibile contrastare la potenza del fuoco – dice Marilina – In pochi minuti è bruciato tutto”.

L’incendio, dunque, ha fermato i lavori nella vigna: “Le fiamme non solo hanno bruciato la vigna, ma anche reso inutilizzabile tutto il sistema di irrigazione. Infatti molti tubi si sono sciolti”. Ma non è tutto: “Quest’anno il nostro Nero d’Avola è stato colpito da peronospora – continua Marilina – e quindi non produrremo vini con quest’uva. Il Tannat ci serviva per produrre dei rossi. Invece al danno si è unita anche la beffa”. Con il Tannat, di solito, la cantina Marilina produce delle cuvée molto particolari e delle magnum. “E’ davvero una sofferenza – dice Marilina – Non può la negligenza umana distruggere il lavoro di una vita. Sembra quasi che si siamo abituati e rassegnati a queste cose. Da titolare di azienda agricola, abbiamo sopportato altri incendi, siccità, pastori che invadono le nostre proprietà, così come i cacciatori che si sentono in diritto di poter andare ovunque. Mancano i controlli e il supporto. Soprattutto i controlli in tutti questi terreni abbandonati che non si sa mai a chi appartengono”. La forestale, che è intervenuta per spegnere l’incendio, sta effettuando i rilievi per stilare un verbale. “Dopo faremo la denuncia – conferma Marilina – Chi ha sbagliato dovrà pagare. La stima dei danni? Impossibile farla. Ma non si tratta solo di un danno economico, ma anche e soprattutto del lavoro di una vita”.