La Maison Jacquart, realtà giovane fra le Maison della Champagne, esprime anche una visione ottimistica e gioiosa della vita. Ogni novità nasce con l’intenzione di proporre qualcosa di nuovo. È il caso del millesimato Blanc de Blancs 2018 che Rinaldi 1957, importatore per l’Italia, ha presentato in anteprima a Milano, in una cornice piuttosto romantica come lo Spazio Below, con l’evento Jacquart on Stage in collaborazione con Collecto, startup dedicata al collezionismo di beni di lusso.
In apertura della serata, Valentina Ursic, direttrice marketing di Rinaldi 1957, ha riflettuto sull’inedita collaborazione con Collecto, spiegando di avere individuato opere capaci di dialogare con i valori di Jacquart. «È una realtà che permette di acquistare opere d’arte in più frazioni, condividendo il valore e la bellezza del possesso. È un concetto di lusso contemporaneo, basato sulla condivisione e sulla possibilità di vivere esperienze uniche, come quella di gustare un buon calice di Champagne».
Dalla Champagne è arrivata l’enologa di Jacquart, Joelle Weiss, che ha guidato gli ospiti in una degustazione che comprendeva anche altre tre referenze – Mosaïque, Signature Rosé e la Riserva Blanc de Blancs 2018 – mettendo in relazione i valori portanti della Maison con alcuni capolavori originali di Murakami, Warhol, Boetti, Hirst e John “Crash”, messi a disposizione da Collecto e illustrati da Giovanni Camisasca, CEO della startup, in un percorso sensoriale dove gusto e visione si intrecciano.
L’enologa ha sottolineato come «Jacquart incarni uno spirito di assoluta libertà, lusso rilassato ed energia positiva: valori che accompagnano la Maison fin dal 1964. Grazie alle opere selezionate insieme a Collecto, abbiamo potuto veicolare questi valori attraverso un percorso tematico, gustativo e artistico. In particolare, abbiamo scelto il Blanc de Blancs Millésimé 2018 come simbolo di libertà ed energia, espresso attraverso la raffinatezza, la modernità e l’eleganza dello Chardonnay in purezza. Questo millesimato si distingue per i sentori di ranuncoli, piante selvatiche e scorza di limone, accompagnati da un finale cremoso e persistente, frutto della selezione dei migliori vigneti Grand Cru della Champagne e di un affinamento prolungato».
Per la creazione della nuova cuvée Blanc de Blancs 2018, Maison Jacquart ha scelto Chardonnay provenienti dai Premiers e Grands Crus di Chouilly, Cramant, Oger e Villers-Marmery, dando vita a un’interpretazione centrata su agrumi, frutta delicata e fiori bianchi. Dopo sei anni di affinamento in bottiglia sui lieviti, questo Champagne rivela un bouquet avvolgente, in cui si fondono pompelmo e fiori bianchi – ciliegio, osmanto, fiore di vite – con sottili note di frutta esotica come mango, ananas e frutto del drago. Al palato, la tessitura setosa cresce in intensità, sprigionando aromi di fiori bianchi e mela appena tagliata su una trama salina e succosa, per poi aprirsi in un finale fresco e agrumato. L’abbinamento ideale resta con crostacei o pesce crudo, ma sorprende accanto a piatti più articolati come un ceviche di orata con avocado, oppure con la morbidezza di cannelloni ricotta e spinaci o una crème brûlée.
Giuseppe Tamburi, proprietario di Rinaldi 1957 – importatore bolognese con un portfolio di 130 marchi tra vini e spirits – ha ricordato che Champagne Jacquart coltiva da sempre un forte legame con il mondo dell’arte. A Reims, da diversi anni, la Maison espone opere nella corte del suo Hôtel Particulier, valorizzando anche il lavoro di artisti emergenti.
In coerenza con questo approccio, il cofanetto limited edition di Blanc de Blancs 2018 è stato impreziosito dai dipinti fatti a mano dalla pittrice, calligrafa e graphic designer Odyssée Khorsandian. Linee vivaci e sinuose evocano un’impronta fresca, gioiosa ed elegante, in armonia con lo stile di uno Champagne luminoso e contemporaneo. L’artista racconta: «Nel tradurre questa annata, ho voluto esprimere una sensazione sottile attraverso linee fluide e libere, capaci di avvolgere la bottiglia con leggerezza, senza appesantirla con motivi superflui. Il mio intento era creare un equilibrio tra grafica e pittura, dove packaging e Blanc de Blancs dialogassero per raccontare la loro storia, evocando gioia e libertà».