Durante Avvinando 2025, il festival del vino di Palermo giunto alla sua decima edizione, si è tenuta una Masterclass interamente dedicata al Marsala, con un focus particolare sulle storiche Cantine Florio. A guidare l’incontro è stato Enrico Grimaldi, dirigente e docente Fisar Palermo. “Il Marsala è nato da un errore illuminato – racconta Irene Taormina – una necessità di conservazione durante il trasporto verso l’Inghilterra che ha generato uno dei simboli più eleganti dell’enologia mediterranea”. Le Cantine Florio, fondate nel 1833, sono tra le più antiche della Sicilia e rappresentano ancora oggi l’anima autentica di questo vino, capace di fondere radici e innovazione con naturalezza. Ogni bottiglia racchiude il respiro del mare di Trapani, l’aroma delle uve autoctone Grillo, Catarratto e Inzolia, e il riflesso di secoli di storia, dai mercanti britannici ai nobili isolani. Ma il Marsala Florio non è soltanto un vino da meditazione: oggi si presenta come una scelta gastronomica versatile, capace di accompagnare una cucina moderna e raffinata.
Con un progetto condiviso col Consorzio di tutela, Cantine Florio ha intrapreso un percorso di semplificazione comunicativa, puntando sull’identità agro-marina del proprio terroir come chiave distintiva. Durante l’incontro, Claudia Guarino ha ricordato come, negli anni ’80, il Marsala avesse subito un declino qualitativo, complice l’abuso di versioni aromatizzate o dolciastre, spesso svilite a ruoli secondari in cucina. “Quel Marsala oggi è un lontano ricordo – sottolinea – la sfida è ora far scoprire la forza del Marsala Vergine, secco e gastronomico, perfetto anche per l’aperitivo”. Ma come trasformare il grande passato del Marsala in un futuro sostenibile e dinamico? La risposta sembra stare nella chiarezza del linguaggio, nella valorizzazione delle diverse modalità di consumo e in un approccio contemporaneo agli abbinamenti culinari. Le “geometrie del Marsala”, come le definiscono in Florio, passano anche attraverso la variabilità dell’affinamento, influenzata dalla distanza delle botti dal mare, un dettaglio che si traduce in sfumature organolettiche uniche. Infine, è bene ricordare che produrre Marsala di qualità comporta investimenti significativi, soprattutto per via dei lunghi tempi di maturazione richiesti dal disciplinare (dai 2 ai 10 anni). Ma oggi, il pubblico inizia a comprendere questo valore, e i segnali dal mercato indicano una tendenza in ascesa.