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Vino e dintorni

Un secolo di vino e di legami: la Cantina Kaltern si racconta a Roma

29 Ottobre 2025
Christoph Fischer, Roy Caceres, Thomas Scarizuola Christoph Fischer, Roy Caceres, Thomas Scarizuola

Degustazione d’autore al ristorante Orma con i vini della storica cooperativa altoatesina guidata da Thomas Scarizuola e Christoph Fischer

Un’intrigante presentazione a Roma per la Cantina altoatesina Kaltern e la sua linea “Selezioni”, attraverso un viaggio fra dieci sfumature del territorio di Caldaro. A fare da cornice all’evento, il ristorante stellato Orma, nell’elegante via Boncompagni, dove i vini altoatesini sono stati degustati in abbinamento ai finger food ideati per l’occasione dallo chef Roy Caceres. A introdurre l’incontro, il Kellermeister Thomas Scarizuola e il direttore vendite Christoph Fischer.

La storia della cooperativa vitivinicola altoatesina risale agli inizi del Novecento e racconta un secolo di evoluzione e impegno, tra fusioni, trasformazioni, crisi economiche, guerre e un costante orientamento alla qualità.

Tutto ebbe inizio nel 1900 con la fondazione della Kellerei Kaltern, seguita dalla Bauernkellerei Kaltern nel 1906 e dalla Jubiläumskellerei Kaltern nel 1908. Nel 1925 nacque la “Neue Kellerei” (Nuova Cantina), mentre la Kellerei Kaltern fu ribattezzata “Erste Kellerei” (Prima Cantina). Nel 1932 la cantina privata Baron Di Pauli si trasformò nella cooperativa Josef Baron Di Pauli. Più tardi, nel 1986, Erste Kellerei e Neue Kellerei si fusero dando vita a “Erste+Neue”, alla quale nel 1991 si unì anche la cooperativa Josef Baron Di Pauli; nello stesso anno, la Tenuta Baron Di Pauli tornò indipendente. Nel 1992 Bauernkellerei e Jubiläumskellerei unirono le forze creando la nuova Kellerei Kaltern, che nel 2016 si fuse a sua volta con Erste+Neue, dando origine all’attuale Cantina Kaltern. Un cammino secolare che racconta l’evoluzione di una comunità unita dal vino e da un’identità condivisa.

Oggi la cantina del lago di Caldaro conta 590 soci e 440 ettari di vigneti e si attesta tra le realtà più rappresentative dell’Alto Adige. La superficie media dei vigneti dei conferitori è di 0,7 ettari, pari alle dimensioni di un campo da calcio. Ogni socio è seguito e supportato lungo tutto l’anno, con percorsi di formazione continua e assistenza tecnica in vigneto. Tutti partecipano alle decisioni della cooperativa con uguale diritto di voto in assemblea, indipendentemente dalla dimensione del proprio terreno.

«A Caldaro la viticoltura, grazie alla sua struttura snella e familiare, è profondamente legata alla comunità locale – racconta Christian Sinn, presidente del consiglio di amministrazione –. Il nostro ruolo di cooperativa ci impone di salvaguardare questa rete capillare, che rappresenta una delle nostre principali responsabilità».

«Come cantina sociale tradizionale – aggiunge Christoph Fischer, direttore vendite – per noi l’uso responsabile delle risorse è fondamentale. La sostenibilità è parte integrante della nostra cultura aziendale e si riflette in ogni ambito, dalle vendite alle relazioni con i clienti. Oltre a produrre vini di alta qualità, ci impegniamo a costruire rapporti di collaborazione duraturi e a proteggere l’ambiente che ci circonda».

I vini in degustazione:
Brut Nature Metodo Classico DOC 2021; Vial Pinot Bianco DOC 2024; Soll Pinot Grigio DOC 2024; Stern Sauvignon DOC 2024; Carned Kerner DOC 2024; Saleit Chardonnay DOC 2024; Campaner Gewürztraminer DOC 2024; Leuchtenberg Kalterersee Classico Superiore DOC 2024; Saltner Pinot Nero Riserva DOC 2022; Lareith Lagrein Riserva DOC 2022.

La degustazione ha confermato – come era prevedibile – l’alto livello qualitativo raggiunto dalla Cantina Kaltern, dimostrando come una realtà cooperativa possa diventare un modello di riferimento per tutto il mondo vitivinicolo.