«Ci sono serate che non si possono raccontare a parole, ma solo ricordare». Con voce ancora carica di emozione, Claudio Gioè ripercorre la sua recente nomina a Chevalier dell’Ordre des Coteaux de Champagne, ricevuta durante una cerimonia elegante e solenne al Palazzo Re Enzo di Bologna. «È stato un onore immenso, qualcosa che non dimenticherò mai», confessa. «Quando il produttore Florent Rocques-Boizel ha pronunciato il mio nome e mi ha messo al collo la medaglia verde e oro, ho sentito tutto il peso e la bellezza di un percorso costruito giorno dopo giorno, con dedizione e amore per il vino. Per me questo traguardo è il coronamento di undici anni di lavoro».
Il riconoscimento, riservato ai professionisti che si sono distinti nella diffusione e valorizzazione dello Champagne, per Gioè è molto più di un premio personale: è il simbolo di un progetto di crescita nato alle Isole Eolie, dove dal 2021 ricopre il ruolo di head sommelier del Therasia Resort Sea & Spa di Vulcano, struttura del circuito Leading Hotels of the World. «Devo tantissimo al Therasia», racconta. «Mi hanno dato fiducia e libertà, permettendomi di costruire una carta dei vini oggi riconosciuta tra le migliori d’Italia. Ma il merito è anche del mio team, di chi ogni giorno mi affianca e condivide questa passione».
La storia di Claudio Gioè è la dimostrazione di come la passione, unita alla determinazione, possa trasformare un percorso di vita. Dopo gli studi artistici e un’esperienza come grafico pubblicitario, decide di cambiare strada per curiosità. «Un giorno ho deciso di provarci», ricorda sorridendo. «Ho inviato diversi curriculum e uno arrivò al Therasia. Cercavano un commis sommelier: io non sapevo neppure aprire una bottiglia, ma ho avuto la fortuna di trovare chi ha creduto in me e mi ha formato da zero». Da quel primo passo incerto è iniziato un cammino che lo ha portato a guidare una delle cantine più prestigiose del panorama alberghiero italiano.
Sotto la sua guida, la carta del Therasia Resort è diventata un punto di riferimento per l’enogastronomia di alta gamma, entrando per quattro anni consecutivi tra le dieci migliori d’Italia alla Milano Wine Week. Il segreto del successo, spiega Gioè, sta nell’equilibrio: «Scelte accurate, attenzione ai piccoli produttori, rispetto per le etichette storiche e curiosità verso le nuove realtà. Ogni bottiglia racconta una storia, e spero di trasmettere questa passione ai giovani».
Oggi la carta del Therasia conta oltre 1.100 etichette: circa il 60% dedicate ai vini siciliani, il 25% agli Champagne – con 40 maison rappresentate – e il resto proveniente dal resto d’Italia. Con la stagione alle Eolie conclusa, Gioè si prepara a tornare a Palermo, ma la mente è già proiettata ai prossimi progetti: «Mi prenderò qualche giorno di riposo, poi un viaggio in Champagne per scoprire piccoli vigneron. E subito dopo tornerò al lavoro sulla nuova carta dei vini, perché questo mestiere non si ferma mai».
Il suo prossimo obiettivo è chiaro: «Essere nominato Officier dell’Ordre des Coteaux de Champagne», sorride. Nel futuro si vede ancora al Therasia Resort, riferimento per l’ospitalità di lusso alle Eolie e fiore all’occhiello della famiglia Polito, che gestisce anche il Botania Relais & Spa a Ischia. «Vorrei offrire la mia esperienza anche ai ragazzi che lavorano nelle altre strutture del gruppo e continuare a crescere insieme, con lo stesso entusiasmo di sempre», conclude.