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Vino e dintorni

Vino francese, cinque miliardi a protezione dell’export verso gli Usa

12 Maggio 2025
Calice di vino Calice di vino

La Francia interviene per proteggere il settore del vino e degli alcolici da una possibile crisi: sono stati stanziati cinque miliardi di euro in garanzie statali per salvaguardare le esportazioni verso gli Stati Uniti, minacciate da potenziali nuovi dazi.

La misura, autorizzata dalla Commissione europea, sarà operativa dall’8 maggio all’8 luglio e intende tutelare le imprese in un periodo in cui gli acquirenti statunitensi potrebbero accelerare gli acquisti, annullare le commesse oppure sospendere i pagamenti in attesa di sviluppi politici da parte di Washington.
Il provvedimento nasce da una richiesta ufficiale presentata dalla Francia all’Ue, per offrire un paracadute in particolare alle piccole e medie imprese, in un momento di forte incertezza per il commercio internazionale.

A generare allarme è l’eventualità che il presidente Donald Trump introduca dazi del 20% sulle merci francesi, una misura al momento sospesa, ma preceduta, da aprile, da un aumento già attivo del 10%. Lo spettro di una guerra commerciale non è affatto escluso, e Parigi ha scelto di agire per tempo. Lo strumento scelto è la riassicurazione tramite Cap Francexport, un meccanismo già utilizzato durante la crisi pandemica, gestito da Bpifrance sotto la supervisione del ministero dell’Economia. L’obiettivo è consentire alle aziende francesi di continuare a spedire negli Stati Uniti, anche in assenza di coperture assicurative private contro i rischi commerciali e geopolitici. Bruxelles ha dato il suo consenso all’iniziativa, affermando che la misura rientra nel quadro degli aiuti di Stato.

Secondo la Fevs (Fédération des exportateurs de vins et spiritueux), gli Stati Uniti rappresentano un mercato da 3,8 miliardi di euro per la Francia, con un incremento del 5% in valore nel 2024. Si tratta di una quota importante, pari a circa un quarto delle esportazioni complessive del comparto vino e spirits. Una contrazione, anche parziale, di questo mercato causerebbe gravi perdite, e anche la Commissione europea è ben consapevole del rischio: ha infatti approvato rapidamente il pacchetto di garanzie avanzato da Parigi.

Inoltre, l’Ue ha chiarito che la stessa strategia potrà essere adottata da altri Paesi membri, inclusa l’Italia: “La Commissione adotterà lo stesso approccio in tutti i futuri casi simili”, ha affermato Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva dell’Ue per la Transizione ecologica. Un chiarimento significativo, che apre la porta a un sostegno esteso per tutte le aziende europee impegnate nelle esportazioni verso gli Usa, in questa fase di instabilità, in cui l’Unione prepara le sue contromisure mentre le compagnie assicurative restano caute e incerte nell’assumersi i rischi.