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Turismo e dintorni

Rita Pili del Resort Il San Corrado: “Noto è trendy e con Taormina nessuna gara. I nostri punti di forza? Silenzio, grandi spazi, ottima cucina”

18 Agosto 2025
Rita Pili, Maître de Maison de Il San Corrado di Noto Rita Pili, Maître de Maison de Il San Corrado di Noto

La general manager del cinque stelle lusso aperto nel 2021 fa il punto su accoglienza e lusso nel sud est della Sicilia. “I primi clienti? Gli americani. E qui anche le spiagge non soffrono l’affollamento”

Rita Pili è la General Manager, anzi, “Maître de Maison” della struttura Il San Corrado di Noto. Membro della rete Relais & Châteaux, questo elegante resort si trova nella suggestiva Val di Noto in quella che un tempo era una delle tenute dei principi Nicolaci di Villadorata. Celata nelle campagne netine (con livello di privacy elevato), tra mandorleti, agrumeti e vigne, si rivolge al mercato di hotellerie di lusso. L’inaugurazione è avvenuta nel 2021.

Premiata agli International Travel Awards, vincendo nella categoria “Best Luxury Hideaway Resort in Italy”, ospita 31 suites e 8 ville, due ristoranti, il gourmet restaurant Principe di Belludìa guidato dallo chef Martin Lazarov, e il bistrò Casa Pasta, una palestra con SPA, campo da tennis, un Pavillon per lo Yoga, due piscine di grandi dimensioni , la Green Pool, e una One Hundred Blue Pool, una piscina che si stende per la lunghezza di cento metri, richiamando nella sua silhouette le piscine di epoca classica, costruite dai Romani e dai Greci per le esercitazioni degli atleti. Oltre questo, a pochi chilometri di distanza, dispone di un Beach Club collegato da un servizio navetta gratuito.

Tra le sue esperienze professionali, Rita Pili ha ricoperto il ruolo di General Manager al Relais San Maurizio in Piemonte e ha maturato esperienze nel settore dell’hospitality con MSC Crociere e Forte Village Resort in Sardegna. Di seguito la nostra intervista.

D. Noto sta attraversando un momento di grande successo, con un consistente pubblico nel segmento lusso. Che sia la Nuova Taormina?
R. Taormina ha una lunga storia del turismo, un po’ come la Costiera Amalfitana. Il turismo in Sicilia, però, si sta rinnovando, grazie anche alle grandi catene alberghiere come Belmond e Four Seasons. Stanno facendo molto e determinano i trend. Ma il rinnovamento si deve anche ai media. Certamente Noto può essere considerata una new destination di grande interesse.

D. Cosa è cambiato a Noto? Forse l’immagine della Sicilia è qui più autentica?
R. Ritengo che Noto non debba necessariamente sostituire le altre mete classiche, ma riscontriamo che buona parte dei turisti dopo pochi giorni a Taormina, esaurita la curiosità, richiedono una alternativa e spesso sono gli stessi grandi alberghi a indirizzarli verso Noto.

D. Come mai?
R. Le ragioni sono molteplici, innanzitutto gli itinerari culturali nel sud-est siciliano sono parecchi, in particolare l’itinerario del Barocco. Il mare è senza dubbio molto godibile con spiagge di sabbia finissima e spazi generosi, il cibo e il vino sono eccellenti. È una situazione più distensiva rispetto a Taormina. Quindi, nel nostro caso, parlerei piuttosto di un’eccellente “combinazione” di fattori. Taormina la devi conoscere assolutamente, dopo di che vuoi scoprire la Sicilia. È un fatto che altri gruppi internazionali stiano investendo a Noto, tra questi il gruppo spagnolo Meliá e Rocco Forte.

D. Quando avete aperto? L’avvio è stato difficile?
R. Quello che abbiamo riscontrato attraverso uno studio iniziale è che in questa parte della Sicilia mancavano le grandi strutture ricettive, in particolare nel segmento del lusso. Abbiamo aperto nel 2021, senza il riscontro di trend turistici, in un periodo nel quale tutto era sottosopra per il Covid. In quella fase abbiamo lavorato prevalentemente con un pubblico italiano. Negli anni seguenti, si è inserito il pubblico estero e in special modo americano, e oggi lavoriamo prevalentemente su quello. È un pubblico che cerca la Sicilia vera, quella rurale, come dicevamo prima, autentica. Inoltre bisogna considerare che molti americani, avendo ascendenti siciliani, sono alla ricerca delle loro origini, ed è anche per questo che la compagnia aerea Delta ha inaugurato un volo giornaliero diretto New York – Catania.

D. Dunque il segmento privato è quello principale
R. No, non solo. Un altro segmento importante è quello dei grandi eventi. Abbiamo lavorato per alcune multinazionali, come Dolce & Gabbana, Fendi, Bentley, Maserati, Vhernier, e molti altri, che hanno prenotato l’intera struttura per i loro eventi esclusivi.

D. Per gli italiani ci sono prezzi troppo alti? I prezzi partono da un migliaio di euro a notte.
R. No, non è per quello. Piuttosto, a parità di spesa, l’italiano preferisce l’estero, ad esempio le Maldive, o altre destinazioni più esotiche. È pur vero che noi non abbiamo mai lavorato più di tanto con il mercato italiano, che infatti oggi costituisce solo il 17% dell’occupazione totale. Solo il primo anno abbiamo avuto tra gli ospiti grandi famiglie italiane, per capire quelle delle industrie milanesi, con una percentuale del 60%, ma certamente questo era dovuto al fattore Covid, durante il quale il mondo non ha viaggiato. Vero è che il nostro ufficio stampa è londinese, e anche questo certamente influenza l’origine della nostra clientela.

D. Secondo lei cosa apprezzano del San Corrado?
R. Tante cose. Ad esempio, apprezzano il silenzio, i grandi spazi, il fatto che questa sia un’oasi di pace, abbiamo delle piscine talmente grandi che, anche a struttura piena, sembrano semi vuote. E poi abbiamo uno splendido mare, con un nostro lido a disposizione degli ospiti e questo in estate è un grande vantaggio. Alcune famiglie vengono anche due o tre volte l’anno. Oltre questo, ci sono crescenti richieste per i matrimoni, soprattutto da parte di personaggi famosi che cercano un alto livello di privacy. Potrebbero andare ovunque nel mondo, ma vengono qui. Un classico è la combinazione con la villa creata dell’architetto Jacques Garcia a poche centinaia di metri dall’Hotel La Villa si presta particolarmente per imponenti feste o set cinematografici, tanto è vero che molte riprese della famosissima serie White Lotus girata in Sicilia, sono state fatte appunto in questa struttura, e molti degli attori coinvolti hanno soggiornato a lungo al San Corrado.

D. Che gusti hanno? Mangiano in hotel o fuori?
R. Dipende. Solitamente all’arrivo mangiano in Hotel, poi, come è normale, vogliono vedere Noto e provare anche i molti ristoranti presenti in paese. Fortunatamente la qualità dei nostri 2 ristoranti è molto elevata, e quindi abbiamo un notevole riscontro.

D. Che tipo di scelta gastronomica fanno?
R. Quella che usualmente si fa quando si visita una terra come la Sicilia. Si ricercano i sapori del territorio, sia in versione “trattoria” e sia in versione “fine dining “ , cosa a cui noi abbiamo puntato da subito con i nostri ristoranti interni alla struttura.

D. Quali sono i limiti della stagione o gli ostacoli per il turista?
R. Come in tutte le Isole, i trasporti sono certamente a volte più complessi. È pur vero però che negli ultimi anni l’aeroporto di Catania è diventato un hub di grande importanza con destinazioni e arrivi da tutta Europa e, come già detto, ultimamente anche con voli giornalieri diretti dagli USA. Per quanto riguarda la stagione diciamo che tutto sommato abbiamo comunque una stagione già “buona” che parte a marzo e finisce a fine ottobre, come nella maggior parte delle località turistiche mondiali. Non vi sono grandi ostacoli o problematiche per il turista, la Sicilia è una regione molto ospitale e, vi sembrerà strano ma molto più “sicura” di molte altre mete anche più rinomate.

D. Tenere aperto più a lungo è possibile?
R. Direi di no, per molti motivi. Innanzitutto questa è una struttura pensata per lavorare con la bella stagione e con almeno il 50% di occupazione, sotto il quale non sarebbe possibile garantire l’elevato standard di servizi che offriamo ai nostri ospiti. Poi, dopo ottobre, nella zona chiude tutto. In inverno, chiudono i locali, i negozi, i ristoranti, le cantine, i musei. La destagionalizzazione è un problema antico che riguarda molti servizi e che andrebbe affrontato più a livello comunale, meglio se regionale.

D. Per la struttura quali sono le maggiori difficoltà?
R. Il personale per il servizio, la fidelizzazione dei dipendenti e la soddisfazione dei clienti. Noi siamo fortunati, il livello di accoglienza che abbiamo è molto alto e la customer satisfaction è eccellente. L’esperienza che ho fatto al Forte Village è stata per me importante. Poi, il fine-dining è un punto che ha tanti aspetti complessi. Il nostro executive chef, Martin Lazarov, è uno chef giovane e capace, instancabile, molto studioso, che a costruito i menù basandosi ovviamente sulla cucina del territorio e cercando di elevarla al massimo.

D. Quali sono i punti forti del San Corrado?
R. La prima cosa che mi viene in mente è lo spazio. Ne abbiamo davvero tanto in più rispetto agli altri e in fondo siamo un Boutique Hotel. Poi, abbiamo un servizio rapido e una housekeeping di livello. Facendo un veloce calcolo, il rapporto è di tre persone per camera. Infatti abbiamo circa 100 collaboratori. Il posteggio è coperto, custodito, con servizio di valet parking. La struttura è “flat”, si sviluppa orizzontalmente. L’ubicazione è ideale: siamo al centro del barocco, in un attimo siamo a Scicli, Modica, Ragusa, Siracusa e Ortigia, un mare splendido, ma soprattutto al San Corrado si respira un’aria di serenità e armonia che rende il soggiorno dei nostri ospiti sempre speciale. Ah, dimenticavo, non diciamo mai di “no” all’ospite, per qualunque sua necessità.

Il San Corrado di Noto Resort *****
Contrada Belludia SP51
Noto (SR) – 96017
Tel. +39 0931 1842020
https://ilsancorradodinoto.com

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di Francesca Landolina