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Cibo e dintorni

Unapol, lezioni di olio di oliva nelle scuole: “Parliamo ai ragazzi di salute e identità”

20 Ottobre 2025
Convegno “Evo Generation” dell'Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli / Venezia Convegno “Evo Generation” dell'Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli / Venezia

Unapol riunisce istituzioni, scienza e produttori per costruire una cultura dell’olio consapevole e moderna

Nel salone nobile di Ca’ Vendramin Calergi, affacciato sul Canal Grande, si è parlato di futuro. Non di un futuro qualsiasi, ma di quello dell’olivicoltura italiana. Il convegno “Evo Generation”, promosso da Unapol – Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli, ha riunito a Venezia istituzioni, scienziati e rappresentanti del mondo produttivo per riflettere su un tema cruciale: come trasmettere ai giovani la cultura dell’olio extra vergine d’oliva, ambasciatore del Made in Italy e pilastro della Dieta Mediterranea.

A dare il via ai lavori è stato Tommaso Loiodice, presidente di Unapol, che ha lanciato un appello chiaro: «Vogliamo che i giovani diventino i nuovi ambasciatori dell’olio. Non solo attraverso progetti educativi nelle scuole, ma anche valorizzando i giovani talenti della cucina italiana». Parole che indicano una direzione: rendere l’olio un linguaggio contemporaneo, capace di parlare ai ragazzi di salute, gusto e identità.

Il dibattito, moderato dal giornalista Vincenzo Rutigliano de Il Sole 24 Ore, ha intrecciato prospettive diverse, dalla ricerca scientifica alla formazione, dal turismo all’economia agricola. Tra i relatori, Patrizio Giacomo La Pietra (Masaf), Daniele D’Amario (Regione Abruzzo), Leonardo Granata (Confagricoltura), Carlotta Franchi (Istituto Mario Negri), Anna Cane (Assitol) e Alfredo Marasciulo, capo panel riconosciuto dal Ministero.

Per Anna Cane, presidente di Assitol, il punto di partenza è la conoscenza: «Il consumatore deve imparare a riconoscere la qualità. Con il progetto Pane e Olio abbiamo riportato una merenda semplice e sana tra i giovani, fino agli atleti di Milano-Cortina 2026. Ma per dialogare con le nuove generazioni serve parlare la loro lingua». Un concetto ripreso anche da Carlotta Franchi, dell’Istituto Mario Negri, che ha ricordato il valore scientifico dell’Evo: «È una fonte naturale di polifenoli e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche». E se la scienza sottolinea i benefici, Alfredo Marasciulo invita a riscoprire la dimensione sensoriale: «Educare all’assaggio è essenziale. Anche i bambini, quando si avvicinano all’olio, mostrano curiosità e sensibilità sorprendenti».

L’olio, dunque, non solo alimento ma motore economico e culturale. Leonardo Granata, di Confagricoltura Veneto, ha evidenziato come la sostenibilità economica resti il vero nodo per il futuro dell’olivicoltura: «I giovani devono vedere in questo settore una possibilità concreta, basata su formazione e turismo esperienziale». Un’idea condivisa da Daniele D’Amario, assessore abruzzese al Turismo: «L’oleoturismo cresce, e può intrecciarsi con l’enoturismo per creare itinerari integrati capaci di raccontare i territori attraverso i loro prodotti simbolo».

Nel suo intervento, il sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra ha annunciato il nuovo Piano Olivicolo Nazionale, frutto di due anni di dialogo con associazioni e produttori: «Vogliamo sostenere i giovani imprenditori e promuovere un’innovazione che migliori qualità e competitività. L’Evo è tradizione, ma il suo futuro passa dalla tecnologia e dalla sostenibilità».

La giornata si è conclusa con uno showcooking firmato dallo chef Umberto Vezzoli, che ha reinterpretato la tradizione veneziana dei cicchetti abbinandola a una selezione di oli monovarietali italiani curata da Marasciulo. Un piccolo viaggio nel gusto, dove l’Evo è diventato protagonista gastronomico e culturale, ponte tra territorio e innovazione.