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Nel borgo di Gangi la tradizione in cucina con prodotti d’eccellenza: ecco la trattoria Sant’Anna

30 Giugno 2016
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(Santo Spitale e Antonio Mocciaro)

di Gianni Paternò

Gangi è uno dei “Borghi più belli d’Italia, un paese “Gioiello d’Italia”, il “ Borgo dei borghi 2014” dove la conservazione ed il fascino del paese medievale, l’ospitalità della gente, gli interessantissimi eventi (dalla “Sagra della Spiga” a “Memorie e Tradizioni” dal “Presepe vivente” a “Vivere in Assisi”) ogni anno attirano migliaia di entusiasti turisti. 

A Gangi fino allo scorso anno mancava però in centro storico un ristorante come si deve, con locali piacevoli e specialmente con un’ottima cucina.
 
La carenza è stata colmata dall’intraprendenza di Antonio Mocciaro e di Santo Spitale che hanno affittato dei locali nel nobiliare palazzo Bongiorno ora di proprietà del Comune dove ci sono le sale di rappresentanza e del Consiglio.

Mocciaro ha interrotto gli studi universitari e si è messo a lavorare presso un ristorante fuori del paese. Lì, a poco a poco, è diventato il responsabile di sala non disdegnando di affiancare il cuoco, imparando il mestiere e scoprendo una buona attitudine ai fornelli. Spitale faceva e continua a fare l’ottico, ma scalpitava per cominciare una nuova attività imprenditoriale che potesse dare sfogo alle sue idee. I due ristrutturano il locale suddiviso in più sale dandogli toni e colori caldi, un arredamento rustico, ma non troppo, attrezzano la stupenda terrazza con panorama sui tetti e vista sul campanile trecentesco della chiesa madre. Assumono un cuoco Angelo Lombardo con pluriennale esperienza ed inizia esattamente un anno fa questa riuscita avventura.

Hanno le idee chiare: vogliono fare esclusivamente cucina di territorio, ma sul serio non a frasi fatte, quindi niente pesce, solo le sarde quando capitano perchè la pasta con le sarde è stata da sempre nella tradizione madonita delle feste. Materie prime solo della zona e lì hanno la fortuna che i prodotti locali d’eccellenza sono tanti: carni vaccine ed ovine allevate sui pascoli di montagna, formaggi anche a latte crudo sempre di quei pascoli, salumi artigianali, compreso il prosciutto crudo, confezionati da macellerie gangitane e dal piccolo salumificio Paraola di Madonnuzza, pane di grano duro del panificio Pandor, da questo giornale premiato Best in Sicily nel 2015, verdure selvatiche raccolte in campagna, uova del pollaio padronale con galline che scorazzano felici all’aperto, extravergine locale, latte fresco, crudo dell’Azienda Bergi di Castelbuono, spillato dal distributore automatico.
 
Gli ingredienti buoni e sani sono importantissimi, ma se non li sai utilizzare e manipolare valgono ben poco. Angelo e Antonio ci riescono alla perfezione prendendo spunto dai tanti piatti della tradizione madonita, usando tecniche di cottura normalissime, ma sempre accurate, giocando con gli aromi ed aggiungendo un pizzico di originalità. Nasce così un ricco menù di piatti che possono accontentare anche il cliente più esigente e che potete visionare nel sito web.
 
Noi qui non stiamo a raccontarvi i singoli piatti che abbiamo gustato, le immagini parlano da sole, però vi diciamo che sono tutti gustosissimi, equilibrati, abbondanti ed infine per tutte le tasche.

Cominciamo dall’antipasto Sant’Anna, una sequenza di portate fredde e calde con formaggi, salumi, conserve, fritti, pietanze del giorno:
 

tagliere con 4 formaggi, ricotta, 4 salumi, confettura di mele cotogne e miele
 

carpaccio vaccino, con pecorino appena piastrato, aceto balsamico
 

muffoletta con ricotta e salsiccia
 

frittata di uova leggermente strapazzate e asparagi selvatici
 

pecorino fondente
 

caponata di carciofi
 
tra i primi:
 

maccheroni o tagliatelle fresche alla pastorella con ragù di salsiccia, finocchietto selvatico, ricotta fresca e mollica tostata, un must che non potete assolutamente perdere almeno come assaggio
 

macco di fave, nel nostro caso appena fresche, altrimenti raccolte e surgelate
 
per secondo:
 

trippa alla contadina, da non perdere se in carta
 

spezzatino con patate
 
Non abbiamo fotografato la grigliata mista che per le tagliate avviene sulla pietra lavica.

Per il dessert ci siamo limitati alla crema alla gangitana,

uno splendido dolce di antica ricetta con crema di latte, savoiardi artigianali imbevuti nel caffè, una spolverata di cannella. Ma sarebbero da provare il cannolo e specialmente lo sfoglio madonita della pasticceria Dolcezze delle Madonie di Calcarelli, anch’essa premiata Best in Sicily.
 
Per una trattoria di paese non male la lista dei beveraggi, con birre artigianali, vini siciliani e qualche continentale e tanto per non smentire il km zero anche di una nuova minuscola cantina proprio di Gangi.
Insomma una trattoria che coccola il cliente che rimane veramente soddisfatto anche economicamente, giusto completamento alla visita delle bellezze e dell’atmosfera di Gangi.
 
Trattoria Sant’Anna
via Sant’Anna 2
Gangi (Pa)
tel. 0921602422- 3200827434
www.trattoriasantanna.it
chiuso mercoledì tranne ad agosto