La tecnica è ancora un indice di valutazione di un ristorante? Il cliente medio riesce a discernere una cottura ben eseguita di un piccione da una cottura non adeguata? Se così non fosse, si spiegherebbe come mai il ristorante Borgia a Milano non sia tra i ristoranti più chiacchierati della città. Qui infatti, provare per credere, i piatti sono buoni, sono ben presentati e soprattutto, sono ben eseguiti. In sala ti coccolano, ti seguono, ti consigliano il miglior vino per la tua serata. Cosa rara, ormai. Tutto questo non può che concorrere alla valutazione di un ristorante dove il concetto di “fine-dining” viene naturalmente esaltato e reso concreto. L’esperienza è premium, dalla mise en place al servizio, dalla scelta degli ingredienti alla loro cottura. I piatti, preparati dallo chef Giacomo Lovato, sono un inno alla freschezza, dove ogni ingrediente viene scelto con cura e rispetto per la stagionalità. L’abbinamento vini non è casuale, non è fatto costruendo il listino con le offerte delle grandi aziende, è altresì pensato e scelto con passione; parola sempre di più determinante per il futuro di questo settore.
Da Borgia Milano si può scegliere tra tre menu, “Menu Identità”, con 6 portate a 130€, “Menu Natura”, con 7 portate a 110€ o “Menu Psyche”, con 6 portate a 150€. Chiaramente è presente anche il Menu à la carte, per chi preferisce costruire il proprio percorso scegliendo tra antipasti, primi, secondi e dolci. Entrando più nello specifico, possiamo dire che i piatti di Borgia sono sempre una montagna russa, una filosofia tra il sacro e il profano, che spazia tra piatti di natura classica e tecnica come il piccione, e piatti come la Lingua di manzo cotta al barbecue con bottarga di tonno e fondo di manzo, profanando, appunto, tutte le convinzioni in fatto di correlazione tra materie prime. In quest’ultimo caso, geniale unire la sapidità della bottarga al grasso della lingua, con la golosità del fondo ad arricchire e ingolosire il piatto.
Questi, sono piatti che testimoniano l’attenzione nella proposta da parte dello chef, nonché la passione e la cura nel provare tipologie di ingredienti ideologicamente molto lontane tra di loro. Il piccione, è servito al contrario in tutte le sue parti, un po’ di scuola francese. Sempre buono, sempre una grande carne. Grande piatto anche il “Carciofo al barbecue, rosmarino, lapsang e dragoncello”, che combina sapientemente il gusto del carciofo che diventa leggermente affumicato dopo la cottura, con note aromatiche interessanti come quella del dragoncello o del rosmarino. Insomma, di piatti interessanti ne abbiamo provati veramente parecchi e potremmo dilungarci nella loro esaltazione tra prodotti e tecniche. Dall’altro lato ci piacerebbe di più che andaste a provare l’idea di cucina dello chef Giacomo Lovato, perché non ne resterete assolutamente delusi. Questo riprende quanto scritto a inizio articolo. Sappiamo capire quanto valore ha questo ristorante? Sappiamo riconoscerlo come deve? La risposta non ce l’abbiamo, magari ditecelo voi.
Borgia Milano
Via Giorgio Washington, 56 – Milano
T. 02 48021442
info@borgiamilano.com
Orari: dal lunedì al sabato dalle 19 alle 24
Chiuso: domenica
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: No