È tornato a Roma l’atteso evento “Amarone in Capitale”, l’evento gratuito del Consorzio Vini Valpolicella dedicato ai winelover e ai turisti italiani e internazionali della Città Eterna, alla presenza di Christian Marchesini come presidente del Consorzio, del Presidente Ais Lazio Francesco Guercilena, e di rappresentanti del Consorzio del parmigiano Reggiano. Il Consorzio che proprio quest’anno festeggia i suoi cento anni è nato ancor prima che l’Amarone fosse riconosciuto come denominazione che è avvenuta nel 1968, anche se commercializzato come tale dal 1936. L’evento si è svolto all’Aquario romano. L’evento ha offerto ad appassionati ed eno-curiosi un’esperienza sensoriale unica alla scoperta del “Re” della Valpolicella, il grande Rosso della principale denominazione rossista del Veneto che nel tempo ha conquistato estimatori in tutto il mondo e famosi palati: da Ernest Hemingway a Jay McInerney, autore delle “Mille luci di New York”, fino a George Clooney. L’evento rientra nelle attività del piano “Quality Heritage of Europe” promosso dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Cofinanziato dall’Unione Europea, di durata triennale, contempla la realizzazione di attività specifiche in Italia e di partecipazioni fieristiche in Francia e Germania per aumentare la consapevolezza dei consumatori europei sui benefici dei prodotti agroalimentari di qualità, in particolare quelli a marchio Dop e Igp.
Roma per l’Amarone vale l’ 8,5% del mercato Italia, una piazza assolutamente importante e strategica per la denominazione, e l’affluenza all’evento ha confermato quanto per i romani la Valpolicella sia importante. La giornata ha visto l’apertura dei banchi di assaggio, alla presenza dei produttori, non solo dell’ Amarone ma anche gli altri vini della Valpolicella in abbinamento con il Parmigiano Reggiano Dop, partner ufficiale dell’iniziativa promossa dal Consorzio. A seguire una interessante Masterclass: “Amarone Riserva: tempo e idee che plasmano l’eccellenza”, un tasting a cura di Ais Lazio e con i contributi dei produttori che hanno ripercorso la ricerca qualitativa che ha segnato l’evoluzione del grande Rosso della Valpolicella, un viaggio a ritroso nel tempo che ha confermato quanto questo vino è vocato all’invecchiamento, ribattezzato per l’occasione come ”gigante gentile”.