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Eventi e iniziative

Cuttaia e D’Auria, dialogo di sapori per “Le due Sicilie”

24 Ottobre 2025
Gli chef Alfonso D’Auria e Pino Cuttaia Gli chef Alfonso D’Auria e Pino Cuttaia

A Roma la cucina di Sicilia e Campania si unisce nel segno del racconto

Un viaggio tra ricordi e sapori del Sud ha preso vita a Roma, dove la cucina siciliana e quella campana si sono gemellate per una sera al ristorante Follie del Villa Agrippina Gran Meliá.

Protagonisti, lo chef Pino Cuttaia del ristorante La Madia di Licata, due stelle Michelin, e il resident chef Alfonso D’Auria, che insieme hanno firmato “Le due Sicilie”, una cena nata per celebrare l’unione di territori che condividono storia, cultura e gusto.

Piatti domestici che di domestico hanno solo gli ingredienti base regionali, patrimonio di inesauribile ispirazione, rivisitati dallo chef Pino Cuttaia di La Madia a Licata (Ag), due stelle Michelin, che ha fatto delle ricette della tradizione il punto di partenza per un percorso stellato. Cuttaia, da sempre custode della memoria gastronomica siciliana, ha portato con sé il suo racconto fatto di ingredienti semplici e di emozioni. La serata si è aperta con una sorprendente crème brûlée di polpo, in cui la pelle, croccante come un merletto, ricopre un fondo di cavolfiore soffiato, limone Verdello e polpo tenerissimo. Un piatto che evoca il mare, la luce e la terra dell’isola.

La mano di D’Auria, come un direttore d’orchestra, ha condotto le tradizioni di Lazio e Campania componendo una sfogliatella riccia reinterpretata in chiave salata: agnello sfilacciato, mousse di Provolone del Monaco e animelle, esaltate dal profumo del dragoncello. Un omaggio alla sua terra, Pimonte, nella quale nasce uno dei formaggi più rappresentativi dei Monti Lattari.

Il dialogo tra i due chef si è fatto ancora più intenso con la “Fuori Norma”, la personale versione di Cuttaia della celebre ricetta siciliana: spaghettini con melanzane, pomodorini datterini, ricotta salata, basilico e un tocco di zafferano che accende il piatto con note dorate e sorprendenti. A seguire, il tonno in crosta dello chef di Follie: pescato nelle acque spagnole, accompagnato da salsa alla genovese e carciofo alla romana, in un abbraccio tra sapori mediterranei.

Infine, la “nuova cassata” di Cuttaia, servita in orizzontale, a strati sottili e delicati, con un filo d’olio extravergine che bilancia la dolcezza del marzapane e valorizza l’intensità della mandorla.

In un anno in cui Agrigento è Capitale italiana della Cultura e la Sicilia è Regione europea della gastronomia, “Le due Sicilie” diventa un simbolo di incontro e racconto. Una serata che dimostra come la cucina, più di ogni altra arte, sappia unire luoghi, memorie e persone intorno a una tavola che parla d’amore e di identità.