Ecco un’altra idea originale di Gennarino Esposito, chef bistellato de “La Torre del Saracino” di Vico Equense, convinto sostenitore che ogni chef deve essere sempre legato alle proprie origini da portare poi anche nei locali che apre o partecipa come consulente lontani da Napoli. Un esempio di questa filosofia è la proposta del pranzo di Pasqua tipico della Penisola Sorrentina, ma privo degli scenari panoramici che offre questo splendido angolo del nostro Paese. Con qualche vantaggio, specialmente per i milanesi e dintorni, di poter gustare la cucina del grande Gennarino senza la necessità di organizzare una trasferta in Campania. Infatti, il pranzo di Pasqua ideato da Esposito e il suo fidato collaboratore, Francesco Potenza, sarà servito in una iconica location milanese (con un forte legame con il Teatro alla Scala, visto che qui vi abitava Giuseppe Verdi e diventare rifugio degli artisti), il Grand Hotel de Milan, dove lo chef napoletano ha allestito un bistrot dedicato al grande tenore Enrico Caruso – anche lui napoletano – affidando la cucina a Potenza, sempre sotto il suo controllo.
La Pasqua in penisola Sorrentina del duo Esposito-Potenza inizierà con un calice di Champagne per proseguire con un piatto che hanno chiamato proprio “una pasqua in penisola sorrentina” fatto con salame nostrano, formaggi, fave, ricottine salate, insalata d’orzo, farro, fave, asparagi e pecorino, carciofi dorati e frutti. Poi ci sarà la Pasta e piselli con polvere di guanciale e uovo marinato come prima piatto e Trilogia di agnello, mammole arrosto e scalogno in agrodolce come secondo piatto e la conclusione non poteva essere che con la pastiera napoletana e colomba pasquale sartoriale che è l’ultimo gioiello creato da Gennarino. E chi volesse provare un assaggio di questa pregiata colomba, fino a sabato 19, il pomeriggio, potrà approfittare della Merenda di Pasqua per degustare la colomba sartoriale di Gennarino e, ovviamente, la pastiera dello chef napoletano insieme al casatiello, il tarallo napoletano e il babà dello chef Francesco Potenza e del pastry chef Matteo Ravallese. Tutto accompagnato da una selezione di miscele di tè Babingtons che si abbinano benissimo ai sapori campani, un calice di Champagne Perrier Jouet Grand Brut che rappresenta il dna della maison rancese, o ancora uno spritz a seconda delle preferenze e del mood più o meno vacanziero. La colomba della tradizione di Gennaro è fatta con scorze di arancia candita, miele, buccia di arance fresche, vaniglia e un rivestimento di mandorle e codette di zucchero, così come vuole la tradizione. Questa colomba si trova solo presso il Grand Hotel et de Milan dove, per la prima volta, è disponibile anche la pastiera che rammenta lo chef Potenza, una volta veniva cotta nel forno a legna, e uno dei suoi primi ricordi è di quando aiutava la famiglia a fare proprio questa ricetta, ponendo le strisce di pasta sopra nel disegno tipico a rombi. Al Caruso Nuovo Bistrot, per merito del pastry chef Matteo Ravallese e dello stesso Potenza, arriva la ricetta di famiglia della nonna di Ravallese, una pastiera della tradizione che come consiglia lo chef “deve essere mangiata leggermente fredda e, quindi, dopo la cottura deve essere lasciata a riposare e stabilizzare così che possano uscire gli umori e i profumi”. Al pranzo di Pasqua al Bistrot Caruso mancheranno solo le suggestioni panoramiche che offre la Penisola Sorrentina ma non il clima caldo, accogliente e gioioso tipicamente campano. Per info e prenotazioni, 02 723141 o una mail all’indirizzo info@grandhoteletdemilano.it