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L'iniziativa

Buono, etico e sano: arriva il “Pan di Vita” prodotto dai giovani detenuti di Bari

18 Gennaio 2021
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Dopo l’approdo nel food con i biscotti vegani “Scappa-telle”, nonostante la pandemia, Made in Carcere prosegue la ricerca tra i fornelli e presenta il Pan di vita.

L’Inside-out shared food che si fonda innanzitutto su valori educativi, l’importanza delle scelte alimentari e il perseguimento di un benessere comune. Luciana Delle Donne, Ceo  del Social Brand ama, provocatoriamente, definirlo “Bil, Benessere interno Loro” sottolineando la necessità di iniziare a cooperare per ottenere più “Bil” e non solo più “Pil”. Il Pan di vita nasce da una fusion di tradizioni gastronomiche che unisce il Panterrone al Pan tramvai. Il primo un panettone di terra tipico della tradizione del sud Italia mentre, l’altro, il Pan tramvai di trazione brianzola – ci porta al nord – e ci ricorda il gusto che deve avere la dimensione della lentezza. Era, infatti, lo spuntino semplice ma “caloroso” che accompagnava il lungo viaggio tra Milano e Monza. Proprio come questi dolci della tradizione, il Pan di Vita nasce dall’impegno di recuperare una cultura del pane, di gusto e di alti valori nutrizionali ma anche, e soprattutto, di storia e di unione oltre ogni divisione che sia culturale, geografica o semplicemente – ma sempre più diffusamente – legata a pregiudizi.

Mesi di studio e di prove in stretta collaborazione con l’Istituto penitenziario minorile di Bari hanno portato alla nascita del Pan di Vita. Quattro ingredienti biologici certificati: olio extravergine di oliva, zucchero di canna e farine del Senatore Cappelli, vino primitivo di Manduria Dop, fusi con i migliori ingredienti della terra la frutta secca: nocciole, mandorle, fichi, uva passa, buccia d’arancia e, infine, un pizzico di segreto come nelle migliori ricette. A ricordarci della bellezza e della generosità della natura. Una caccia al tesoro di sapori, colori e profumi ma anche, e soprattutto, un pane da spezzare per condividerlo con gli altri. Sempre con una grande attenzione alla scelta della materia prima, alla cura del cibo e del prossimo. Ieri il Pan di vita è stato il protagonista del primo evento virtuale “In Festa” di Made in Carcere. 42 pacchi di pani hanno raggiunto altrettante abitazioni – sparse in diverse città in Italia e non solo – corredati da candeline per celebrare un rito collettivo di speranza e amore. Un piccolo gesto di vicinanza in un momento di isolamento così faticoso. A ricordarci siamo tutti naufraghi aggrappati ad una “zattera felice” che è sempre una tavola imbandita di cibo e sentimento.

C.d.G.