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L'intervista

Campania Stories, successo per l’edizione 2022: “Qui si fanno vini unici e buonissimi”

08 Settembre 2022
Diana Cataldo, Massimo Iannaccone e Serena Valeriani di Miriade & Partners Diana Cataldo, Massimo Iannaccone e Serena Valeriani di Miriade & Partners

Già sono tutti al lavoro per l’edizione 2023, ma gli occhi brillano per un’edizione tornata alla “normalità”, dopo due anni difficili dovuti alla pandemia.

Campania Stories 2022 ha chiuso i battenti con numeri molto interessanti. Qualcuno dice anche, un’edizione da incorniciare. E noi ne abbiamo parlato con Massimo Iannaccone di Miriade & Partners, l’agenzia che si occupa dell’organizzazione dell’evento e di cui fanno parte Diana Cataldo e Serena Valeriani. “Il bilancio è stato molto positivo – dice Iannaccone – Ma era positivo anche in premessa, con quasi 100 aziende iscritte e oltre 400 referenze in degustazione, con giornalisti provenienti da tutta Italia e non solo, finalmente tanti stranieri con nomi di spicco. Credo che sarà un’edizione da ricordare”. Campania Stories, insomma, torna al suo format originale che tanto successo gli ha fatto avere, ma Iannaccone non nasconde qualche difficoltà per i vini della sua regione: “C’è ancora tanto da fare per far conoscere il grande patrimonio dei vitigni autoctoni di questa regione – dice – Sicuramente sono stati fatti passi in avanti per affermarsi nel vasto panorama enologico nazionale e internazionale, ma si può e si deve fare di più”. A partire dai vini bianchi, “perché questa è una terra di grandissimi vini bianchi – dice – e questa cosa va sfruttata per posizionare la regione nei posti che merita”.

La qualità media dei vini bianchi è cresciuta in questi anni. All’evento sono state presentate anche referenze del 2021, “ma i bianchi della Campania hanno bisogno di almeno un anno per esprimersi al meglio”. Infatti nel corso della degustazione, grande successo per l’annata 2020, “un’annata al top – dice Iannaccone – quasi quanto quella memorabile della 2018”. Sull’enoturismo si sono fatti grandi passi in avanti, “perché c’è molta consapevolezza da parte dei proprietari delle cantine sull’importanza e sul ruolo dell’accoglienza”. L’agenzia è già al lavoro per l’edizione 2023, che tornerà al suo format originale in primavera: “Torneremo infatti tra la fine di aprile e gli inizia di maggio 2023 – dice Iannaccone – comunque post-Vinitaly e faremo base il prossimo anno in Irpinia, la nostra location per eccellenza, un po’ un ritorno a casa”. L’obiettivo è quello di far conoscere sempre più i vini della Campania: “Le etichette di questa zona hanno un grande futuro, ne sono convinto – dice Iannaccone – Bisogna solo individuare le chiavi giuste per posizionarsi in un mondo così affollato di informazioni, ma sono certo che la Campania può dire la sua. Ci sono vini di altissima qualità, una gastronomia fortemente caratterizzata, per non parlare del turismo, tra i più importanti in Italia. Un connubio che può portare a risultati importanti. Perché bere campano? Per la loro qualità e per l’essere così fortemente espressione di un territorio. Sono vini unici che puoi bere solo da queste parti”.

C.d.G.