Della Sicilia ama i colori, le abitudini, i ritmi di vita più lenti che aiutano a rimettere le cose in ordine concentrandosi su sé stessi e su chi si ha intorno. “Sto bene quando sono in Sicilia perché l’Isola dà il tempo di approfondire i legami, di trovare persone che possono arricchirti e per me i rapporti umani sono fondamentali”, dice la chef Cristina Bowerman, con la quale abbiamo fatto una chiacchierata durante la sua ultima visita siciliana, in occasione dell’inaugurazione del nuovo bistrot di Viviana Varese a Noto (leggi questo articolo>).
“Sono di origine pugliese – dice la chef – e qui ritrovo un po’ il calore di casa”. Tanto da avere fissato sul calendario già due date per tornare: la prima lunedì 8 maggio quando sarà a Catania per affiancare Bianca Celano nel quarto appuntamento di Convivio, la speciale rassegna gastronomica di Materia | Spazio Cucina, durante la quale si darà vita ad un racconto tra cibo e ricette d’archivio con un menù a sorpresa. La seconda data sarà quella di fine maggio – 28,29 e 30 – con Lavica Festival (ne parliamo qui>) sull’Etna. “Rispetto allo scorso anno ho trovato la Sicilia piena di turisti – racconta la chef di Glass Hostaria a Roma – Tutta l’Italia sta vivendo un momento d’oro dal punto di vista turistico. La grande forza dell’Isola è la qualità della ristorazione media. Io qui ho sempre mangiato benissimo. Non posso dire la stessa cosa, invece, per l’accoglienza. Su questo fronte credo che la regione non sia ancora pronta, ci sono tante cose che non funzionano bene, ma migliorerà col tempo”.
L’amore per il sud della chef si tradurrà, il prossimo anno in un grande progetto di accoglienza e ristorazione nella sua Puglia, a Bari. “Abbiamo partecipato ad un bando per avere la gestione di un locale sequestrato – spiega – Adesso stiamo lavorando alla parte delle certificazioni e dei permessi e, se tutto andrà come auspichiamo, a settembre inizieranno i lavori di ristrutturazione. Speriamo di potere aprire in tempo per l’estate 2024 e avremo un ristorante con terrazza e una parte demaniale di spiaggia. Sono davvero contenta di potere tornare a Bari, città che negli ultimi anni sta crescendo tanto”. Intanto, tra un progetto che nasce e uno che si sviluppa, la Bowerman porta avanti da oltre 17e anni il suo ristorante romano Glass Hosteria, una stella Michelin a Trastevere dal 2010, ha appena riaperto il suo ristorante al Club Marvy di Smirne, in Turchia, per la quinta stagione consecutiva “e conto di farne altre tre”, dice. Segue un ristorante in Cina aperto nel 2020 ed è instancabile testimonial di molte associazioni di volontariato, sempre fedele al credo che chi è stato fortunato nella vita debba restituire un po’ della sua fortuna agli altri.
“Ho appena firmato per un progetto con “Rise against hunger” – racconta – perché credo molto nel lavoro che fanno dando sostegno dove ce n’è realmente bisogno come per esempio in Africa o in Ucraina. E poi sto lavorando ad un progetto con lo chef Anthony Genovese e con il comune di Roma per organizzare un convegno che riporti l’attenzione sulla capitale che, negli anni scorsi ha un po’ perso di interesse come meta finale di un viaggio e oggi sta cercando di riconquistare il terreno perduto”.