Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Birra della settimana

Ecco perché visitare Beer Attraction

12 Febbraio 2017
Beer_Attraction Beer_Attraction

di Andrea Camaschella

Premessa: vi prometto che tornerò quanto prima a raccontarvi una birra, come prevede questa rubrica, ma oggi invito voi a metterne parecchie, nel bicchiere, raccontandovi della più importante fiera di settore che comincia proprio sabato prossimo.

Rimini è da sempre, almeno nei miei ricordi, il punto di ritrovo per gli appassionati della birra artigianale, in particolare per gli addetti del settore. È infatti Rimini Fiera a organizzare il più importante evento di settore in Italia, che da tre anni si chiama Beer Attraction ed è quasi interamente dedicata al mondo artigianale. Fino a poco fa, anche se sembra passato un secolo, si chiamava Pianeta Birra (e in molti lo chiamiamo ancora così) ed era appannaggio del mondo industriale, con mega stand, in confronto ai piccoli spazi odierni, di birrifici, importatori e distributori dedicati al consumo di massa. Quindi venne il periodo di Selezione Birra e finalmente Beer Attraction, dico finalmente perché mi pare la formula più azzeccata, senza improbabili accostamenti con il mondo del gelato, come avvenne nel 2012, ma con qualcosa di più mirato e funzionale, una vera e propria fiera tecnica insomma.

Per questo occorre dare il giusto riconoscimento a Luca Todescato e si suoi colleghi, perché negli anni il panorama in fiera è molto cambiato, tre e quattro anni fa ci fu il concreto rischio che non si organizzasse più. Il tempo delle vacche grasse era finito e l’ente Fiera si trovò in forte difficoltà a organizzare un evento che stesse in piedi puntando solo sulla birra artigianale. Possiamo oltretutto dire che, almeno a Rimini, le birre artigianali hanno fatto fuori quelle industriali. Un successo non da poco che ha portato anche a un cambio dei visitatori: molti meno ragazzetti completamente ubriachi e molti più appassionati veri, interessati ad assaggiare e informarsi più che a ubriacarsi. Nel 2016 i visitatori sono stati 14.581, quest’anno non oso immaginare quanti possano arrivare, ma credo e spero siano almeno il doppio.

Qui si riunisce la giuria di Birra dell’Anno il più importante contest per le birre artigianali italiane, organizzato da UnionBirrai (http://unionbirrai.it/) giunto alla dodicesima edizione. Le birre iscritte quest’anno sono 1367, saranno suddivise in 29 categorie e assaggiate da 72 giudici internazionali, guidati da Lorenzo Dabove e coordinati da Simone Monetti, il direttore operativo di UnionBirrai che si occupa di tutti gli aspetti organizzativi. I numeri sono clamorosi e fotografano la crescita del movimento, soprattutto impressiona notare che le birre iscritte, solo italiane, raggiungono quelle di alcuni concorsi che si tengono all’estero ma sono aperte a birre provenienti da tutto il mondo. Sabato 18 febbraio (l’unica giornata aperta anche ai non professionisti del settore) alle 14 si terrà la cerimonia di premiazione, dove si sveleranno i nomi delle birre vincenti, dei podi e delle medaglie categoria per categoria. 

A Beer attraction si troveranno centinaia tra produttori, importatori e distributori di birre di nicchia, artigianali, tutti con i loro stand, le loro birre attaccate e a disposizione del pubblico di addetti al settore: i soli stand di birrifici artigianali italiani saranno un centinaio, che rappresentano circa il 10% della realtà italiana. Se pensiamo che siamo abituati a piccoli eventi che vanno all’incirca dai 5 ai 40 stand e ci aggiungiamo tutti gli altri stand i numeri sono impressionanti. La fiera è però dedicata anche agli impianti di produzione, linee di imbottigliamento, attrezzature varie e ancora materie prime come malti e luppoli per finire con gli imballaggi. L’anno scorso gli stand erano 350 in totale ma quest’anno sono aumentati gli spazi dedicati alla birra (in generale, non solo ai birrifici) e poi un altro padiglione sarà dedicato al food, con tanto di Campionato cucina italiane e il giro pizza.

Tantissimi saranno anche gli eventi culturali e i momenti di riflessione e confronto sullo stato dell’arte del mondo birrario. È un momento di riflessione importante per tutto il movimento: i presenti sono davvero tanti e quindi le possibilità di chiacchierate faccia a faccia anziché via mail o telefono aumenteranno le possibilità di confronto. È anche un buon momento per capire lo stato di salute delle birre italiane, molti sono gli stand di birrifici importanti e consolidati, ma tanti sono anche i birrifici nuovi, ancora sconosciuti e il poterli confrontare, assaggiare, testare, farci due chiacchiere, aiuta a capire dove sta andando tutto il movimento. A Rimini ho visto passare di tutto, birrifici microscopici che di lì a un paio di anni si sono trasformati, dimostrandosi progetti vincenti, ma anche tante meteore. A essere onesto ho anche visto e rivisto realtà sulle quale non avrei scommesso un centesimo e che eppure sono sempre lì, con progetti imprenditoriali traballanti e a volte anche birre traballanti…

Ho assaggiato di tutto, da capolavori assoluti a cose a dir poco improponibili. In linea generale ho assistito, grazie a questa a Fiera, alla crescita qualitativa delle birre italiane: negli anni i miglioramenti tecnici, l’affinamento dei prodotti, l’esperienza acquisita dai birrai hanno portato a un evidente e oggettivo miglioramento generale. Questo soprattutto riesci a valutarlo in giuria a Birra dell’Anno, dove assaggi, ovviamente alla cieca, batterie su batterie di birre. Quello che ho notato è stata appunto la crescita tecnica, al di là di profumi e aromi che possano stupire, lo sviluppo della ricetta e la sua realizzazione sono migliorati negli anni, costantemente.

Quest’anno sono curioso di vedere se avrò conferme o meno, perché la mia impressione è che siano entrati molti, forse troppi, nuovi birrifici che con questo mondo abbiano poco a che fare: negli ultimi tempi alcune delle tante nuove aperture mi sono sembrate un passo indietro rispetto al passato e con persone totalmente sconosciute in campo, oltretutto birrai improvvisati. E al tempo stesso non vedo ancora grandi aperture del mercato in grado di assorbire tutto questo numero di birre, insomma qualcosa non mi torna e credo che come al solito a Rimini troverò smentite o conferme alle mie sensazioni. Vi aggiornerò, magari direttamente a Beer Attraction, con un bel (e buon, ancora meglio) boccale di birra in mano.

Rubrica a cura di Andrea Camaschella e Mauro Ricci

 

Beer Attraction
Quando: 18-21 febbraio 2017
Dove: Rimini Fiera
Ingresso Ovest – Via San Martino in riparotta angolo via Turchetta, 47922 Rimini (RN)
Padiglioni A7-C7-A5-C5
Orario Sabato 18, domenica 19 e lunedì 20 febbraio: 10 – 19
Martedì 21 febbraio: 10 – 18