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La degustazione

Il Catarratto di Alessandro di Camporeale e le sue sfumature al Camporeale Day

06 Ottobre 2019
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(Benedetto Alessandro e Nino Aiello)

Focus sul Catarratto, vitigno autoctono siciliano, nell’ambito della masterclass condotta da Nino Aiello, giornalista di enogastronomia, a Camporeale Day, la manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Camporeale, in provincia di Palermo, e giunta alla sesta edizione. 

La varietà viene raccontata attraverso il lavoro svolto da una delle cantine protagoniste del territorio, Alessandro di Camporeale. “Il Catarratto è un’uva che è stata per molto tempo sottovalutata – dice Nino Aiello – ma di forti potenzialità, ancora da valorizzare”. In anteprima la degustazione dello spumante metodo classico aziendale, per un’osservazione didattica, utile a scoprire quanto incide la sosta sui lieviti nel tempo, a distanza di un anno. Alla masterclass anche l’enologo della cantina Benedetto Alessandro. “La spumantizzazione del Catarratto – afferma l’enologo – ha il vantaggio della bassa percentuale di zuccheri dell’uva. Il rischio più grande è produrre vini “vecchio stile”, carichi o ambrati, per via della forte struttura e della forte presenza di polifenoli. Al contempo però gli stessi antiossidanti ti permettono un lungo affinamento in bottiglia. Altro elemento critico è il contesto in cui si coltiva il vitigno: la zona di produzione, per l’esperienza della cantina, è fondamentale. Il Catarratto va coltivato lontano dal mare e in alta collina per preservarne la freschezza”. 

In degustazione:

Anteprima spumante metodo classico Catarratto 2016. Complessità olfattiva al naso, ampiezza e buon sorso, con discreta acidità. Armonico al palato. Già pronto per entrare in commercio.

Anteprima spumante metodo classico Catarratto 2017. Naso ancora un po’ contratto. Ricco al sorso ma non ancora disteso e non ancora perfettamente in equilibrio olfattivo-gustativo.

Benedè Catarratto 2017. Al naso note agrumate, fiori gialli. Sorso fresco, spiccata acidità, buon corpo, buona persistenza.

Benedè Catarratto 2016. Naso fresco e suadente, ampio, con sentori agrumati e floreali e lievi note erbacee e speziate, pepe bianco. Sorso fresco, dovuto all’annata, snello, di buona persistenza

Catarratto Vigna di Mandranova 2017. Un cru di Catarratto, dalla vigna più antica. Solo uve Catarratto extra lucido. Si sfiorano i seicento metri sul livello del mare. L’annata è calda ma critica. Al naso sentori floreali e minerali, sorso fresco, buon corpo.

Catarratto Vigna di Mandranova 2016. Naso complesso ed elegante, note agrumate, floreali, pompelmo, cenni speziati, noce moscata, pepe bianco, zenzero. Sorso armonico, equilibrato. 

Catarratto Vigna Mandranova 2015. Affinato solo in acciaio. Al naso, complesso, sentori floreali, agrumati, speziati. Sorso verticale, snello, fresco. Piacevole beva.

C.d.G.