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La degustazione

Il Grillo siciliano e i piatti di Marco Cannizzaro (Km 0): buona la ripartenza del locale catanese

29 Giugno 2020
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Prima serata “decovizzante” organizzata per rilanciare gli entusiasmi del buon bere e mangiare dal ristorante catanese “KM 0” dal titolo simpatico “Grillo in testa”

Marco Cannizzaro, coadiuvato in sala dal fratello Fabio, ha concepito un menu fisso molto semplice, ma accattivante, con abbinamenti interessanti di vini siciliani prodotti con il Grillo. Presenti, nel rispetto delle dovute distanze previste dalla normativa anti Covid-19, delle procedure di accesso e suddivisi in vari tavoli, poco più di 20 fedelissimi di Marco (e della compagna Arianna) che  hanno trascorso una serata molto frizzante e allegra, in un perfetto stile di relax, dopo le traversie della segregazione obbligatoria e con il “grillo in testa”. Ed ecco il Menù della serata.

Per degustare un olio di una produttore locale e accompagnare la serata, ai fragranti cestini di cipolla, pomodoro e patate, sono state aggiunte delle fettine di pane (preparato dallo chef con farine siciliane di grani antichi) e un’ottima focaccia integrale sempre di un mix di grani siciliani.

Quindi arrivano le polpettine di alici, ricotta e finocchietto con crema di piselli: una interessante “revisione” del concetto di crespella di pesce, in cui l’equilibrio dei grassi di mare e di terra, viene “colorato” dall’accattivante sapore di finocchietto e completato, anche visivamente, da una delicata crema di piselli.

Al piatto è stato abbinato il Blues di Paolo Calì, annata 2018, ben sapido e fresco.

Quindi viene servito un intrigante risotto con zucchine, menta e gamberi: notevole l’impatto visivo, che poi viene confermato nel gusto. Molto fresco, in cui i vegetali bilanciavano la grassezza della polpa frullata dell’animale.

In abbinamento, il Vignaverde di Marco De Bartoli, sempre del 2018, dal sapore salino e fragrante.

Poi viene servito lo Sgombro alla plancia con melanzana affumicata e maggiorana: un esercizio di tecnica della cottura del pesce povero, che ne esalta il gusto, senza comprometterne la consistenza, con un abbinamento insolito (una crema di melanzane arrosto), ma in linea con lo stile dell’intero menu di abbinare decisamente il mare alla terra.

Scelto per questo piatto Grillo Timpa di Feudo Montoni, annata 2018. Anche questo dal gusto molto interessante

Quindi è la volta del Babà con Chantilly alla vaniglia e frutta di stagione: l’impasto di farine integrali di grani antichi siciliani è stato aromatizzato con un po’ di cannella, ottenendo un prodotto dal gusto formidabile.

Notevole l’abbinamento. Scelto Grillodoro di Gorghi Tondi. Abbinamento perfetto. Fra qualche settimana si replica. E il locale catanese ospiterà una serata dedicata ai rosati siciliani. 

Enzo Raneri