La prima degustazione della settimana de Les Grands Jours de Bourgogne è denominata Les portes d'Or de la Bourgogne.
Così i borgognotti amano chiamare Chablis e il suo territorio, per evidenziare che da quelle parti si entra in Borgogna provenendo da Parigi e per sottolineare la peculiarità dei vini di Chablis prodotti con lo Chardonnay che assume sin dalla vinificazione dei riflessi dorati che si accentuano poi con l'invecchiamento. Chablis si trova a circa 130 chilometri a nord di Beaune, più vicino alla regione dello Champagne che alla Cote d'Or e sia morfologicamente che dal punto di vista pedoclimatico i suoi terreni sono più simili a quelli dello Champagne che non a quelli della Borgogna vitivinicola. Gli Chardonnay di Chablis sono famosi per la loro straordinaria acidità che li aiuta a invecchiare bene e a lungo e per la nota minerale che ne caratterizza il profilo olfattivo. Quattro le denominazioni per questo vino Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru e Chablis Gran Cru: i primi Cru sono in tutto quaranta mentre i Gran Cru sono solo sette (Vaudésir, Blanchot, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Preuses, Valmur) e tutti distribuiti in un'unica collina sulla riva destra del Serein poco fuori l'abitato. I Cru più apprezzati e ricercati sono quasi tutti localizzati nelle colline vicine a quella dei Grand Cru. I produttori di Chablis non amano particolarmente il legno, quindi quando lo adoperano ne fanno un uso moderato e particolarmente attento a non compromettere le caratteristiche varietali che lo Chardonnay assume nel loro terroir.
Questi i vini che ci hanno più convinto e in qualche caso anche emozionato.
William Fevre – Chablis Grand Cru Les Clos 2014
Una delle cantine storiche di Chablis ci regala una bella versione del Les Clos uno dei sette Gran Cru, con i suoi 25 ettari il più grande per estensione su La Colline des Grands Crus. Frutta, spezie dolci, burro salato al naso ricco, elegante e variegato mentre il sorso è fresco, propulsivo e di rara persistenza anche per tutto il lungo finale.
Domaine Servin – Chablis Premier Cru Mont de Milieu 2013
Il Mont de Milieu è un 1° Cru vicino alla collina dei Grand Cru sempre sulla riva destra del Serein, il fiume che attraversa tutta la vallata dello Chablis. Mela cotogna, menta ed eleganti note floreali al naso mentre il sorso è sapido, ricco di frutto, ampio e vitale.
Isabelle e Denis Pommier – Chablis Premier Cru Fourchaume 2014
I 18 ettari di vigna di Denis e Isabelle, avevano iniziato con 2, sono ormai da tempo condotti in regime biologico. Il Fourchaume '14 brilla per intensi profumi floreali, zagara in particolare, poi erbe aromatiche, incorniciati da una suggestiva nota minerale. Il sorso intenso e coinvolgente è dotato di un finale lunghissimo fresco e sapido.
Domaine Laroche – Les Blancots 2012
Les Blanchots, il più meridionale dei dei Grand Cru di Chablis e si estende per poco più di 12 ettari. Agrumi, malva, susine, biscotti al forno, erbe officiali e note minerali si alternano nel profilo olfattivo di questo vino elegante e fitto tanto al naso quanto al palato ben bilanciato tra acidità, frutto e struttura.
Daniel Etienne Defaix – Chablis Premier Cru Vaillons 2002
Non stupitevi, Daniel Etienne Defaix i suoi vini li tira fuori solo quando ritiene siano pronti, il 2002 del 1° Cru Vaillons è quello attualmente in commercio. Elegantissimo sin dai riflessi oro antico, naso di rara complessità, minerale fumè, agrumi canditi, albicocca, After Eight, miele, bicchiere in grande spolvero, ancora freschissimo, vibrante, sapido, burroso e lunghissimo.
Christian Moreau Père et Fils – Chablis Gran Cru Valmur 2014
Il Valmur, circa 10 ettari, sta proprio in mezzo alla collina dei Gran Cru tra Le Clos e Grenouilles, penultimo per grandezza dei sette. Il vino di Moreau per il 55 % affina in acciaio mentre il resto fa legno di cui solo il 10% nuovo e di primo passaggio. Iodato al naso dove si distinguono anche fiori di camomilla, aneto, zagara e zeste di mandarino, sapido il sorso, il frutto è tondo e persistente e il finale lungo e balsamico.
Jean Marc Brocard – Chablis Premier Cru Montée de Tonnerre 2014
Il Montée de Tonnerre è un 1° Cru sempre sulla riva destra del Serein proprio accabnto la collina dei Grand Cru. Dopo l'approccio minerale questo Chablis si apre su note di frutta dolce, cedro candito, fiori gialli, erbe aromatiche, pepe, il sorso cristallino è ampio, persistente e setoso, lunghissimo il finale giocato tra sapidità e frutto.
Pascal Bouchard – Chablis Premier cru Fourchaume 2014
La porzione di Fourchaume della cantina Bouchard ha più di 45 anni di età. Il 2014 è un vino austero, ancora chiuso ma che dimostra già carattere e personalità da vendere. Fine e complesso il naso dove si rincorrono sentori minerali, profumi di fiori di lavanda, spezie, pepe verde, frutta esotica, la beva è invece dolce di frutto, sapida e di gran bella persistenza.
Corinne e Jean Pierre Grossot – Chablis Premier Cru Troesmes 2014
Corinne e Jean Pierre e adesso la figlia Eve conducono con passione e tenacia la loro bella cantina di Fleys che può contare su 18 ettari di vigneti condotti in regime biologico. Il loro Troesmes ha un approccio olfattivo fresco e delicato di fiori gialli, nitidi sentori fruttati, erbe mediterranee e pepe bianco. Persistente, vibrante di acidità il sorso dal finale lungo e pulente.
Bernard Defaix – Chablis Premier Cru Cote de Léchet 2014 Villes Vignes
I vigneti di questa cantina si estendono per 27 ettari, tutti certificate biologici dal 2009. La loro vigna nel 1° Cru Cote de Léchet ha più di 60 anni, età che dona ai vini profondità e complessità. Il millesimo 2013 ampio e nitido al naso, minerale, profuma di ananas, spezie dolci, fiori spontanei e salicornia, mentre il sorso è teso, freschissimo e dotato di un bel finale mentolato.
Olivier Morin – Bourgogne Chitry rouge Vau du Puits 2014
Quella di Chitry è una piccola appellation che prende nome dall'omonimo comune di soli 360 abitanti nel dipartimento della Yonne di soli 64 ettari di vigneto di cui 27 a Pinot Noir. Il Vau du Puits è un bel vino che riesce ad unire freschezza ed eleganza, ha una buona struttura ben alleggerita da una fresca vena acida, il sorso è dinamico succoso, mirtilli e ribes nero, che ritornano puntuali al naso insieme ad un poutporri di fiori secchi ed erbe mediterranee, fruttato e persistente il finale.
M.L.
ALCUNE IMMAGINI DELLA DEGUSTAZIONE