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La degustazione

Masciarelli con l’Abruzzo e il Pecorino nel cuore: “Il progetto per i bambini autistici”

02 Febbraio 2023
Marina Cvetic, Chiara Masciarelli, Salvatore e Andrea Zazzara - ph Canio Romaniello Marina Cvetic, Chiara Masciarelli, Salvatore e Andrea Zazzara - ph Canio Romaniello

di Michele Pizzillo

Che l’abruzzese Masciarelli Tenute Agricole sia una tra le più importanti aziende vitivinicole del Centro-Sud, lo dicono prima di tutto la qualità dei vini e poi i numerosi riconoscimenti ricevuti in concorsi e in manifestazioni specializzate nonché i premi assegnati dalle guide dei vini.

Non tutti sanno, forse, che i vini di Masciarelli, azienda fondata nel 1981 da Gianni Masciarelli e dopo la sua prematura scomparsa portata avanti dalla moglie Marina Cvetic e dai figli, propone sempre qualche vino che prima fa bene all’anima del consumatore e poi anche al gusto. Infatti, Marina, nel febbraio del 2017, decise di destinare uno dei suoi vini più innovativi a sostegno di un progetto charity attento per i diritti dell’infanzia. Il vino scelto è Castello di Semivicoli Abruzzo Pecorino con parte del ricavato delle vendite devoluto ad Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Aabruzzo onlus, che si batte per garantire una vita serena e dignitosa alle persone affette da autismo. Iniziativa benefica divenuta oramai una tradizione, inaugurata con il sostegno alla onlus Progetto Noemi e di cui, negli anni successivi, hanno beneficiato la Cooperativa Sociale Kaleidos (2018), Il Giardino Segreto (2019), BambiniSenzaSbarre onlus (2020), Terre des Hommes Italia in Libano (2021) e Food for Soul (2022).

(Fiorella Mammarella e Marina Cvetic – ph Canio Romaniello)

L’Abruzzo Pecorino doc è il vino di punta della linea Castello di Semivicoli ed è ottenuto da uve Pecorino in purezza coltivate nei rigogliosi vigneti che circondano il Castello di Semivicoli, seicentesca dimora baronale di Casacanditella, in provincia di Chieti, acquistata e riqualificata da Gianni Masciarelli e Marina Cvetic nel 2004, poi trasformata in wine resort e punto di riferimento per l’hospitality. A Milano, Marina Cvetic, accompagnata dalla giovanissima figlia Chiara e da Fiorella Mammarella, ha scelto il Ristorante 28 Posti, nel cuore dei Navigli, per presentare la nuova annata del “vino che fa del bene”, il Castello di Semivicoli Abruzzo Pecorino doc 2022. E, visto che la coppia di giovani chef – Franco Salvatore e Andrea Zazzara – che ha appena preso possesso della cucina di 28 Posti, hanno impostato un menù d’impronta abruzzese – anche loro hanno le stesse origini – possiamo dire che ne ha approfittato per presentare qualche altro vino della vasta gamma Masciarelli, compreso quello della prima vendemmia destinata al progetto charity. Vediamoli:

Castello di Semivicoli Abruzzo Pecorino doc 2022

Uve Pecorino in purezza che danno un vino che affascina già dal colore giallo paglierino e poi stupisce per il profumo intenso e persistente con note balsamiche sostenute da erbe di montagna e da delicati sentori agrumati di pompelmo rosa e lime. In bocca il sorso è fresco, sapido, pieno con il ritorno di alcuni sentori già percepiti al naso. Vino da tutto pasto, tant’è che nella serata milanese è stato servito con l’antipasto di Zucca cotta e cruda, semi di zucca, mandarino e finocchietto.
La bottiglia è acquistabile sul sito www.store.masciarelli.it e nelle migliori enoteche e ristoranti.

Castello di Semivicoli Abruzzo Pecorino doc 2017

E’ il vino che ha avviato il progetto charity voluto dalla famiglia Masciarelli per la tutela dei bambini in difficoltà. Ed è un ottimo vino che al colore giallo paglierino aggiunge un bouquet accattivante tra floreale e fruttato tra richiami di fiori bianchi e frutta tropicale, cui seguono gradevoli sfumature minerali. In bocca è fresco, sapido e con toni agrumati molto decisi e piacevoli che accompagnano una chiusura anche leggermente sapida. Ha una buona resistenza all’invecchiamento. Alla degustazione milanese è stato servito con la Pallotta cacio e ovo con ripieno di cipolla brasata e fonduta di parmigiano.

Villa Gemma Cerasuolo d’Abruzzo doc superiore2021

Montepulciano in purezza per un vino che rappresenta la grande tradizione abruzzese nel produrre vino rosé da questo importante vitigno autoctono. E’ un rosato cristallino con riflessi violacei ancora giovane e brioso e con un profumo di fiori rossi, frutta matura e bacche selvatiche. In bocca è un vino fresco, fruttato, di buona struttura e sostenuto da leggerissimi tannini. Ed è anche un vino molto versatile negli abbinamenti tra antipasti, primi piatti e secondi di carne e di pesce in umido in particolare brodetti di mare. Gli chef di 28 Posti lo hanno abbinato allo spaghettino Pastificio dei Campi, brodetto di pesce e crostacei alloro e peperone di Altino.

Marina Cvetic Merlot igt Terre Aquilae 2017

I vigneti di Merlot sono ad Ofena, a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo (e il vino si potrà fregiare del marchio del Parco), che sintetizzano l’impegno di Marina Cvetic nel portare avanti il progetto del marito di una vitivinicultura moderna e innovativa ma attenta nel rispettare ambiente e tradizione. E, in effetti, è un strutturato ed elegante di colore rosso rubino con sfumature granato. Il profumo è di frutta rossa matura, fiori appassiti, specie, cacao e vaniglia. Di buona freschezza, al palato conferma tutta la sua profondità e piacevolezza del frutto chiudendo con un finale di grande persistenza. Un Merlot che racconta una storia di amore e passione per l’Abruzzo. Alla cena milanese è stato servito con Bavetta di manzo, topinambur e sesamo, cime di rapa e kombucha alla genziana.

Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo doc riserva 2017

Uve Montepulciano in purezza per questo splendido vino di colore rosso rubino intenso caratterizzato da un bouquet complesso tra sentori di confettura di ciliegie e di more, aromi di vaniglia e di cioccolato amaro. In bocca eleganza ed opulenza sono dominanti e sostenuti freschezza, sapidità e trama tannica che ne sottolinea la consistenza del vino. La degustazione chiude armonicamente su note speziate. E’ un ino che si sposa a primi e secondi piatti a base di carni rosse, selvaggina e salumi. Il duo Salvatore-Zazzara ha scelto di servirlo con il dessert di Cioccolato fondente, spezie, porcini, carruba e mela.

Le foto del servizio sono di Canio Romaniello