Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Racconto di assaggi al di fuori dell’ordinario

06 Novembre 2012
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Ciro Pepe e Corrado Parisi

di Giovanni Paternò

“Quando due pazzi si incontrano” è il titolo che i due chef hanno dato alla serata che si è svolta presso il ristorante pizzeria La Veranda di Misilmeri (Pa).

Ciro e Corrado sono due chef di sicuro avvenire, due giovani a cui piace sperimentare, ricreare i piatti della tradizione, usare i migliori ingredienti; che cercano di utilizzare al meglio, specie Ciro, i social network. Infatti li trovate giornalmente su facebook a illustrare sempre nuovi piatti, nuove esperienze, nuove sensazioni.
Ciro Pepe, che si definisce Uncuocotuttopepe, è lo chef patron de La Veranda che gestisce insieme alla moglie Jessica Ocello. Lo abbiamo recensito QUI per cui non aggiungiamo altro.

Corrado Parisi conduce la Locanda del Monsù a Sant'Agata di Militello (Me). Purtroppo di lui non vi possiamo raccontare altro perché nonostante i nostri tentativi con ogni mezzo (mancava solo il piccione viaggiatore) non siamo riusciti a contattarlo. Pazienza, sarà per la prossima volta. riusciti a contattarlo. Pazienza, sarà per la prossima volta.


 

Il menù giornaliero della Veranda  comprende piatti siciliani più tradizionali però sempre rivisti con modernità ed estro, ma sempre riconoscibili, con aggiunta di quelli del giorno più estrosi. Quello della Locanda, pur utilizzando anch'esso prodotti del territorio propone pietanze particolarmente originali.
 
Tornando alla serata, la proposta comprendeva per ogni portata due piatti, ciascuno creato nell'ordine da Corrado e poi da Ciro, abbinati  a determinati calici di vino.
Nell'attesa sono stati serviti due pre-antipasti:
Tartare di tonno e sua bottarga aromatizzata alla scorza di limone, piacevolmente creato da Francesco Milioti, chef del ristorante estivo Fresco a Cefalù, che ha dato una mano in cucina ai suoi amici.

 

sfincionelli, classiche pizzette palermitane, dalla perfetta lievitazione e dai sapori forti ed equilibrati, nella loro classicità una autentica sorpresa offerta dal forno a legna della pizzeria.
Abbinati allo spumante Castellucci Miano brut, un fresco charmat di catarratto di montagna.
 
Per antipasti:

– “Quasi Sushi” baccalà mantecato, carbone di seppia, cuore di scarola scottata su cremino di cipolla al forno, pane nero croccante. Un piacevole inganno, originale nella presentazione e negli ingredienti. Quello che nella foto sembrerebbe del formaggio grattugiato è una “polvere d'olio” realizzata con extravergine, maltodestrine, farine di tapioca e di mais, sale delle Hawai. Una sottile graniglia che si scioglie in bocca lasciando il solo gusto spiccato dell'olio. Un must della Locanda.

– “Il calamaro si veste della mia CAP90036onata”, sfera di calamaro al pepe nero di Sarawak su caponata di melanzane croccante con scaglie di fave di cacao e mandorle tostate. Un piacevole accoppiamento in cui il calamaro era frullato grossolanamente e miscelato con una leggera pastella mentre gli ortaggi della caponata erano appena cotti per dare la croccantezza accresciuta dalle mandorle tostate e dalle fave di cacao. Appetitoso. (90036 è il cap di Misilmeri!)

 

C'è piaciuta la splendida iniziativa di abbinare i piatti con delle birre: Blanche de Namur, dal gusto fruttato di agrumi per il sushi e Gran Cru Moretti arricchita di fave di cacao, basilico, pomodorino confit
 
Per i primi:
Conversus pro Italia”, ravioli alla liquirizia con pesce azzurro e ortiche, cremino di ricotta di bufala (siciliana) allo zafferano, ricci di mare e profumo di limone. Un piatto da veri gourmet, siculo negli ingredienti, italiano nella fattura. Delicato e deciso.
Abbinato al Coste all'Ombra di Maurigi, sauvignon blanc dalle note di mela e di menta.

“La principessa sul pisello” giochi e consistenze del risotto con la seppia e il suo nero, piselli e polvere d'olio alla menta. E' stato il piatto che c'è piaciuto meno per la consistenza del riso e per la mancanza del sapore classico del nero di seppia. Da rivedere.
Accompagnato da Sole e vento di Marco De Bartoli, grillo e zibibbo, affumicato, molto minerale e secco, dove lo zibibbo non predomina.

Per i secondi:
Uno scorfano fuor di brodo”, filetto di scorfano al pistacchio in crosta di radicchio su bruschetta al rosmarino e centrifuga di pomodoro bianco alla vaniglia. Il gusto deciso del radicchio e del rosmarino ben si sposavano con la delicatezza del pesce e della vaniglia. Avvolgente.

Al Capone”, turbante di pesce lampuga (in siciliano capone) con interno morbido di carote e uva sultanina su cipolla rossa in agrodolce, riduzione di Marsala Vecchio Samperi e briciole di foglia d'argento. Bella e gustosa esecuzione.
Entrambi abbinati al Laudàri di Baglio del Cristo di Campobello, chardonnay intenso, fruttato, minerale.

Per i dessert:
Idyllium”, focaccia all'uva con bavarese alle pesche di Leonforte e spuma di crema di latte al fior d'arancio. Dimostra la padronanza di Corrado anche nei dolci.

Se è fico, dopo si vedrà”, semifreddo al ficodindia sulla sua zuppetta aromatizzata alla cannella con panna ricottata e crumble alle nocciole di Polizzi. Estro e gusto per lasciare il palato pulito e fresco.
Entrambi abbinati a Shams di Ajello, moscato, grillo, inzolia, catarratto, quattro super autoctoni parzialmente appassiti in pianta, note di zagara ed equilibrio dolce-acido.

In sala Jessica e Mariella, la futura sposa di Corrado, dirigevano il servizio con sorriso e competenza


Mariella e Jessica

Concludendo, una piacevole serata in cui gli chef hanno dimostrato una ottima conoscenza delle materie prime, dando rilievo ai prodotti dell'isola, sapendo come usarle al meglio con fantasia e buon gusto, utilizzando le moderne tecniche di cucina e abbinandoli correttamente al bere. Corrado Parisi c'è sembrato più maturo e completo, ha saputo dominare le sue proposte, tutte impeccabili e golose. Ciro Pepe per noi non è una sorpresa, rivela la voglia di stupire, di proporsi col nuovo pur nel rispetto della sicilianità. La sua giovane età lo porta ancora a qualche sbavatura ma nello stesso tempo è indice di una crescita che sicuramente non mancherà.
 
La Veranda ristorante pizzeria                                          
via Pellingra 18                                                                    
90036 Misilmeri (Pa)                                                            
tel. 091 8727737                                                                   
www.facebook.com/uncuocotuttopepe?fref=ts                  

Locanda del Monsù
via Costa di Pozzo 20
98076 Sant'Agata di Militello (Me)
 tel. 366 3978252
 www.locandadelmonsu.com